ESCLUSIVA NCLIVE – Fusi: “Vincere la Coppa Italia sarà dura, ma il Napoli sa essere grande”

 

di Nicola Lo Conte

 

Luca Fusi, giocatore del Napoli dal 1988 al 1990,  ha vissuto parte dell’epopea maradoniana, con il secondo scudetto e la Coppa Uefa 1989 nel palmares. Ma si è perso l’ultima Coppa Italia, datata 1987, giusto 25 anni fa. A ‘Napolicalciolive.com’ il mediano ex azzurro ha analizzato la prossima partita e il momento attuale della squadra di Mazzarri, a partire proprio dal match di domani.

 

Luca Fusi, una specie di ‘mister Coppa Italia’: ne ha vinte tre con Samp, Torino e Juve, un’altra l’ha sfiorata con il Napoli. Il trofeo manca sotto al Vesuvio da 25 anni: pensa che possa essere l’anno buono?

 

“C’è prima da rimontare lo svantaggio patito all’andata contro il Siena, e non sarà semplice. Nel caso in cui dovesse farcela, la finale secca è una gara totalmente a parte, qualunque sia l’avversario, dove può succedere qualsiasi cosa e tutti sono fermamente intenzionati a vincere“.

 

La vostra è stata un’epoca davvero irripetibile, o secondo lei gli azzurri potranno presto tornare competitivi per i successi in Italia e in Europa?

 

In realtà il Napoli si è già mostrato estremamente competitivo, sia in campionato che in Champions. Certo, il Napoli dove giocavo io era diverso, composto da campioni assoluti, il primo dei quali era naturalmente Maradona, ma anche la squadra di oggi è composta da giocatori di primissimo livello che stanno facendo grandissime cose“.

 

Da ex mediano, rivede se stesso in qualcuno dei giocatori di questo Napoli?

 

E’ sempre difficile fare questo tipo di raffronti, ogni epoca esprime dei calciatori molto diversi tra loro. Ma posso dire che quello che mi somiglia di più è certamente Gargano, per il suo enorme lavoro di recupero palla a beneficio della squadra. La differenza, è che Gargano è molto più forte di quanto lo fossi io“.

 

 

Dopo le esperienze da allenatore con Bellaria, Marcianise e Foligno, le piacerebbe allenare ancora? Ha già qualche contatto?

 

Dopo Foligno purtroppo non sono stato più contattato da nessuno. Trovare lavoro in questo periodo è difficile, io però ci spero sempre, mi piacerebbe molto anche entrare a far parte dello staff  di qualche squadra come osservatore o come mister delle giovanili“.

 

 

Se fosse De Laurentiis a chiamarla un giorno per allenare il vivaio del Napoli?

 

Beh, sarebbe un grande onore senza dubbio, il settore giovanile del Napoli è di primissimo ordine e molto ambito da altri allenatori, anche più qualificati di me“.

 

 

 

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