Koulibaly-Albiol sempre meglio, ma servono rinforzi “di riserva”

koulibaly

Con un mercato ancora in fase di stallo e un preliminare insidioso alle porte, il Napoli continua a lavorare sul campo e in ufficio per concretizzare il concretizzabile. La casella degli acquisti resta ferma a due nomi: Michu e Koulibaly. Se il primo non è ancora riuscito ad integrarsi al meglio con il resto del gruppo, il secondo sembra sia alle dipendenze del Napoli e di Benitez già da tempo.

Il centrale francese, arrivato dal Genk, convince sempre di più. In poco tempo è già riuscito nel compito più difficile: accattivarsi le
preferenze dei tifosi, oltre che di Benitez. Già nel ritiro di Dimaro aveva impressionato un po’ tutti; non solo per questa monumentale struttura fisica, ma anche per le doti tecniche e di concentrazione. In coppia con Albiol forma un muro, finora, invalicabile. E infatti, Benitez, che non lascia mai nulla al caso, ha sentenziato: via Fernandez, che passa allo Swansea per 10 mln.

Con la cessione dell’argentino, però, gli azzurri perdono comunque un elemento che qualche garanzia, durante la scorsa stagione, l’aveva data. E ora, dunque, oltre alla coppia per ora intoccabile Albiol-Koulibaly, di garanzie Benitez non ne ha. La priorità resta al centrocampista, ma un occhio al reparto arretrato va dato. Da questo punto di vista, il match di lunedì scorso contro il PSG è stato parecchio indicativo.

Durante il primo tempo, la coppia Koulibaly-Albiol è stata pressoché perfetta; per info chiedere a Cavani e Lavezzi. Nella seconda frazione di gioco, con la strana coppia di centrali Henrique-Britos, sono arrivati i due gol decisivi del club transalpino. Ok, c’era un Ibrahimovic in più e un Cavani nervoso in meno, ma la storia non cambia.

Una grande squadra ha bisogno di una grande difesa. Lo dicono i numeri; e che piaccia o no, i numeri, nel calcio, raccontano molto. Si ha la netta sensazione, però, che il mercato azzurro possa sbloccarsi dopo il preliminare di Champions. Con esito positivo, ovviamente. In caso contrario, si salvi chi può.

 

di Pasquale La Ragione (Twitter: @pasqlaragione)

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