COLPI DI JENIUS – Caro Messi, non hai più record da battere. Ora vieni a Napoli, con o senza cinesi

messi

 

Un cannibale. Come Merckx.
In una settimana, Leo Messi s’è preso il calcio. Anzi, s’è ri-preso il calcio, quello globale.
Un attimo di appannamento dell’amico-nemico Cristiano Ronaldo e, TAC, rieccolo qui, sul tetto del mondo.
Prima il record di gol segnati in Liga: 253 in una decade di Spagna. Quanto tempo e quanti gol sono passati da quel 16 ottobre di dieci anni fa?
Telmo Zarra, storico attaccante basco dell’Athletic Bilbao degli anni ’50 perde la piazza d’onore dopo quasi sessant’anni di primato.
Poi, non contento, si mette dietro anche Raul nella corsa al capocannoniere più prolifico di sempre in Champions: 74 gol in 91 presenze.
Tra l’altro, un terzo delle Champions disputate le ha portate al Camp Nou da trionfatore.
Nella settimana in cui alcune voci dalla Spagna l’hanno clamorosamente accostato al Napoli, Messi s’è sentito il Maradona del calcio moderno.

 

SENZA SOGNARE – Le parole “Messi” e “Napoli” sono state poste nella stessa frase più volte negli ultimi anni, ma mai per indicare la possibile appartenenza del giocatore al club.
Di mezzo c’era sempre lui, Diego, il più grande, che tutti vorrebbero vedere in Leo, ma che Leo, ahinoi, non sarà mai.
Al massimo potrà essere il Maradona del calcio moderno; e siamo tutti d’accordo.
Negli ultimi giorni, però, il trend pare invertito: fantomatici cinesi vorrebbero regalare ‘La Pulga’ agli azzurri, vorrebbero portarlo in città e piazzarlo accanto alle altre prelibatezze: la pizza, il babà, Messi.
Tutto un gioco, perché di concreto non c’è nulla. O quasi.
Di concreto ci sono le parole dello stesso numero dieci blaugrana, qualche giorno fa: “Resterei a Barcellona,ma nella vita non tutto va come ci si aspetterebbe”.
Parole che hanno fatto subito il giro del mondo, abbastanza strane per uno che ha firmato il rinnovo appena a maggio scorso; un rinnovo fino al 2019 e corposo, visto che il Barça gli mette nelle casse una cifra intorno ai 20 milioni di euro annui, destinati a salire vertiginosamente visti i contratti pubblicitari del ragazzo.

 

IMPOSSIBILE, MA BELLO – E già sulle ultime cifre si chiuderebbe ogni finestra da sogno: Messi al Napoli sarebbe utopia calcistica, di quelle che ti potevi permettere negli anni ’80, come con Diego, ma non oggi.
Perché oggi 20 milioni di euro li ha solo il Barcellona, e perché i controlli di UEFA e FIFA sono rigidi e severi, ben oltre le diverse abilità degli operatori di mercato.
Un Maradona a Napoli oggi, dunque, non verrebbe.
I tempi cambiano e i giocatori pure, ma il fascino dell’immaginazione di un nuovo argentino basso e strepitoso, con la numero 10 azzurra basterebbe a migliorare una giornata.
In fondo l’era blaugrana di Leo Messi è finita ieri: ha vinto Liga, Champions, Coppe e coppette, stracciato ogni record nazionale e internazionale.
Ha fatto la storia del club più forte del mondo degli ultimi dieci anni. Gli manca solo quel Mondiale che proprio Diego conquistò a 26 anni, mentre indossava la maglia azzurra.
Che aspetti, Leo?
Napoli è qui, con o senza cinesi.
Magari, però, rivediamo un attimo quelle cifre sul contratto…

 

A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

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