L’Europa League è il vero obiettivo di questo Napoli di Coppe

varsavia

 

Di questo Napoli 2.0 di Benitez si è detto tutto, che è forte, strepitoso, improponibile, scarso e addirittura da retrocessione. La realtà è che gli azzurri sono un gruppo forte, tanto quanto lo erano lo scorso anno, e così come nella passata stagione sono terribilmente incostanti. Ciò ha portato però un terzo posto, con netto distacco dalla prima della classe, una Coppa Italia, superando il terribile doppio scontro col temibile carro armato romano, e un ottimo girone di Champions, culminato solo per sfortuna in una retrocessione in Europa League.

Questo ci dice che il Napoli è in grado di battere chiunque (Juve, Roma, Borussia e Arsenal, tanto per dirne alcuni), ma è privo della costanza e concentrazione necessarie per poter proseguire un lungo campionato a grandi livelli. La qualità della rosa alla fine consente di posizionarsi sul podio, come del resto l’attuale classifica conferma, ma il livello dei singoli non è tanto alto da poter aspirare a qualcosa in più di un bronzo o un argento.

Dunque i tifosi del Napoli dovrebbero mettersi l’animo in pace e rinunciare al tanto ambito tricolore? No per nulla, dal momento che con un mercato Napoli oculato e dispendioso, sovvenzionato in parte da introiti Champions e televisivi (scaturiti da un eventuale secondo posto), questa squadra potrebbe crescere vertiginosamente a livello qualitativo, ma soprattutto acquisire l’esperienza necessaria per battere le terribili compagini di Chievo, Atalanta e simili.

Ciò che importa però al momento è che questa stagione ancora in corso, e lunga dal concludersi, può ancora portare grandi soddisfazioni. Se è vero infatti che il campionato non sembra ancora rappresentare la miglior dimensione degli azzurri, gli scontri diretti sono il pane di Benitez e soci, e questo lascia ben sperare per la rivincita contro i bianconeri in Supercoppa, ma soprattutto per il cammino in Europa League.

Per la prima volta le Napoli news sul sorteggio del girone sono state positive, e così ci siamo ritrovati insieme a tre avversari abbordabili, come non accadeva da tempo. Con una vittoria in casa dello Sparta Praga si conquisterebbe la vetta in solitaria e si chiuderebbero i giochi per la qualificazione in anticipo, con la possibilità concreta di un nuovo sorteggio amico quando la competizione si riempirà delle deluse Champions.

Sarà allora che il gioco si farà duro e finalmente interessante anche a livello televisivo (con tutto il rispetto per lo Slovan Bratislava), e Higuain, Callejon, Hamsik (e forse anche Duvan) hanno tutto per dire la loro, ambendo concretamente alla finale, senza false illusioni, ma con la consapevolezza che in un doppio faccia a faccia per la vita questa è la squadra giusta. I big match sono il suo pane e se le si chiede di concentrarsi unicamente per 90′ e non per 38 giornata di fila, il risultato è sbalorditivo.

La concentrazione e la pressione viste contro la Roma, insieme alla facilità di andare in gol esaltata da sfide come Napoli-Verona e Napoli-Cagliari, dovrebbero essere in grado di far tremare le gambe a ogni candidata per la finale di Varsavia.

 

 

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