CRUDELIA DEGOL – Una settimana da Dio

NAPOLI GENOA

 

 

‘Tutti uniti per altri 3 punti’ Gohkan Inler

Dalla vittoria contro la Lazio, alla conquista dei 3 punti allo Stadio San Paolo, contro il Genoa, attraverso la conquista dei quarti, battendo ai rigori, l’Udinese.

Una settimana full immersion, colorata da vittorie, non spettacolari, ma utili alla causa.

I sei punti, conquistati, nelle ultime due partite, consolidano il 3 posto e portano gli azzurri a guardare la classifica, con l’appiglio di chi, con la voglia, la grinta ed una buona dose di fortuna, può e deve avere la pretesa di guardare in alto, puntando al secondo posto e alla partecipazione diretta in Champions, senza passare attraverso la qualificazione, della quale, come contro l’Athelic Bilbao, non si ha un piacevole ricordo.

Campionato mediocre, eppure, puntualmente, il Napoli, non era riuscito, in passato,  a trarre dei vantaggi.

Le dirette inseguitrici, commettevano degli errori, frenavano  la corsa e la squadra azzurra peccava, lasciando per strada punti importanti.Ma non ieri sera contro il Genoa e neppure contro la Lazio, la scorsa settimana.

Questo weekend, ha visto, le cosidette grandi, frenare a Roma, a Milano, a Firenze ed il Napoli è stato capace di approfittarne.

Partite di flipper sul rettangolo di gioco. Il Milan, si fa trascinare nel vortice del declino, dalla Lazio. Un 3-1 che pesa, soprattutto sulla testa di Inzaghi, la Lazio si riprende dopo la sconfitta contro gli azzurri di Benitez e spera nella corsa al terzo posto.

La stessa pretesa, che echeggia dalle parole di Mister Mancini, dopo la disfatta dell’Inter, contro il Torino, per opera di Moretti, allo scadere. Pretesa che ha dell’incredibile, non per spegnere i sogni nerazzurri, quanto per il basso rendimento e per la poca lucidità mostrata in campo. Undici campioni, che non riescono a trasformare le loro doti in bene comune, classe e qualità da vendere che sfumano durante i 90′, in balìa delle azioni, inconcludenti e poco reattivi e si lasciano beffare da un calcio piazzato.

La Fiorentina apre le marcature, contro la Roma, con un gol di Gomez e tiene testa ai giallorossi, per i primi 45′.

La squadra di Garcià è completamente sotto assedio, ma dalla ripresa, si ricompone e grazie al gol dell’ex, Ljajic, agguanta il pareggio.

Anche la Sampdoria, frena la corsa, merito soprattutto di un Palermo agguerrito, rivoluzionario e caparbio, al quale non viene convalidato il gol del 2-1, per una svista colossale, dell’arbitro di porta.

E la Juventus? La Juventus ha in rosa un fuoriclasse. P. Pogba è un risolutore e la squadra degli Agnelli allunga le distanze dalla Roma e dorme sogni tranquilli, tra i guancali degli arbitri e quelli delle squadre che non riescono a tenergli testa. Superiorità Juve, insomma, entrare in campo ed esserne, psicologicamente sottomessi.

Siamo terzi, a soli 6 punti dalla Roma, 6 punti non impossibili da agguantare.

Il Napoli, può e deve giocarsela, fino all’ultima di campionato.

Continuare a combattere su tre fronti e non cedere il passo.

La partita di ieri sera è lo specchio di un Campionato, a tratti falsato.

La squadra di Benitez, meritava, indiscutibilmente la vittoria, ma il poco cinismo e la quasi inesistente cattiveria, sotto porta, non hanno permesso di chiuderla prima.

Si sarebbero evitate polemiche inutili, discussioni sui social ed assurdi collegamenti con la Juventus.

C’è chi ruba per mestiere e chi riceve regali per compensazione.

Il fallo di mano di Roncaglia su Strinic, lo stesso Roncaglia che trattiene Higuain, in una chiara azione da gol, DeGuzman stregato sotto porta, per ben due volte, Callejon che stampa la palla sulla traversa, Hamsik che trova spazi ma non conclude ed il rigore, si il rigore.

Dubbio, forse regalato per gli errori di valutazione sopracitati, ma la spinta, anche se lieve, c’è.

Calvarese, voto in pagella 4.

Teresa ed Elisa non sono felici del rendimento, troppo spreconi, poco lucidi e reattivi.

‘Non si può arrivare ad essere etichettati come Higuain-Dipendenti, eppure, da solo, risolve le partite’ conclude Elisa.

Mariangela è stata ad imprecare contro DeGuzman, anche quando la palla gli era ben lontana :‘Come si possono sbagliare, due gol, in una sola partita a porta vuota? Gli vengono servite due palle spettacolari, rigori in movimento e cosa fa? Sulla prima azione, perde il tempo e spara alto, sulla seconda manca di cattiveria, aspetta troppo e brucia l’attimo’ sbotta giustamente e continua ‘andava sostituito dal primo minuto della ripresa. Se un calciatore non è in partita, resta in panca. Avrei giocato la carta Mertens, a dirla tutta. Ed anche se avrei preferito parlare di vittoria meritata, su tutti i fronti, ci prendiamo i tre punti e guardiamo in alto.’

‘Nel calcio, chi vince esulta. Chi perde spiega’ ma a fine gara, il caro Gasperini e tutta la società rossoblu, non hanno lasciato dichiarazioni. Ora, credo fermamente, di comprendere lo stato d’animo di chi vince, attraverso delle piccole sviste e/o favori arbitrali. Ma, continua a risultarmi incomprensibile, la non capacità nell’ammettere l’ovvio.

E dopo una settimana da Dio, lavoro e sacrificio, per un tour de force di tutto rispetto.

Domenica 01 febbraio ore 15,00, al Bentegodi, contro il Chievo, per rafforzare il concetto di continuità, tanto decantato in questi mesi.

Ancora Coppa Italia, contro l’Inter di Mancini, il 04 febbraio allo Stadio San Paolo, per centrare nuovamente l’obiettivo.

Ritorna l’Udinese, che ha fame di riscatto, dopo una modesta prestazione che non ha portato al raggiungimento della qualificazione.

Il 19 febbraio, contro la squadra turca del Trabzonspor, per l’andata di Europa League, il Napoli ha l’obbligo morale di far tacere chi la sminuisce, portando a casa una vittoria, senza sè e senza ma.

di Anna Ciccarelli

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