Higuain: “Sarri mi ha cambiato, è un uomo vero. Non penso a Felipe Melo, ma allo scudetto”

Tutti vogliono fermarlo, ma Higuain ha appena cominciato. L’attaccante azzurro è il protagonista annunciato di Napoli-Inter, e per l’occasione ai microfoni del Corriere della Sera fa un bilancio della sua esperienza in azzurro fino a questo momento: “Felipe Melo vuole fermarmi? Nessuna reazione. Voglio giocare la partita come tutti e vincerla. Quando i nostri tifosi sono con noi diventiamo ancora più forti. Noi abbiamo bisogno di loro e loro hanno bisogno di noi: questo è il tandem perfetto per lottare e per vincere”.

CONDIZIONE – Higuain parla della sua condizione e delle diverse osservazioni in merito al primo squarcio di stagione con Sarri alla guida del Napoli: “Non so se sono il migliore attaccante della Serie A. È una valutazione per gli altri, non per me. Sono ancora giovane, credo di poter ancora crescere e imparare, io ho in mente solo questo.Il Napoli non dipende da me. Hanno giocato senza di me 6 o 7 partite e le hanno vinte. Però sognare è lecito e chi dice che non sogna lo scudetto dice una bugia. D’altra parte è anche vero quello che dice il mister: ragionare partita dopo partita”.

SARRI – L’intesa tra il neo-tecnico azzurro e l’attaccante argentino è molto speciale; ne parla lo stesso attaccante così: “Io e il mister abbiamo parlato a Dimaro e questo incontro mi ha cambiato, perché ho visto un uomo vero che dice a tutti quello che deve dire, me compreso. Non si deve essere troppo intelligenti per capire che lui ha avuto un ruolo nel mio miglioramento. Rispetto al fatto che l’anno scorso fossi più nervoso non lo condivido, è solo che i risultati ora sono migliori. Sarri si è dimostrato umile con tutti. Poi dice quello che pensa ed essere onesti è la cosa più importante. Magari non ti piace tutto quello che ti dice, ma quello che non ti piace te lo dice per farti migliorare”.

NAPOLI – Tre anni di Napoli per Gonzalo Higuain, che chiude la sua intervista con un commento sulla città: “Speciale, nel bene e nel male. La gente è stata straordinaria con me dal primo giorno, ogni volta che gioco a San Paolo me lo fa sentire. Io ho solo parole d’amore e di ringraziamento. Esco poco, tento di conoscere la città, ma dopo tre anni ancora non la conosco al 100%, questo dà l’idea di quanto esco. Poi da casa mia c’è una vista meravigliosa”. 

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