Taxi in fiamme, l’autista: “Ho ancora la sensazione che sarei potuto morire”

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Non soltanto sport ieri sera a Fuorigrotta, dove il Napoli, in campo al ‘San Paolo’, ha pareggiato per 0-0 contro la Dinamo Kiev. E’ stata una serata orribile per Emilio Caropreso, che ha rischiato la vita. Si tratta dell’autista del taxi dato alle fiamme nei pressi dell’impianto. Ecco le sue parole, intervistato da ‘Repubblica’: “Sto bene, mi sono salvato fortunosamente. Ero solo in auto e che spavento. Non so chi abbia lanciato il petardo, c’era tanta gente che andava allo stadio. Tutto ciò che ho visto è stato il sedile posteriore andare in fiamme. A quel punto sono uscito di scatto dal veicolo. Il mio turno terminava alle 23, stavo per tornare a casa e volevo rientrare un po’ prima per la gara”.

 

PETARDO – “E’ entrato perché il finestrino del passeggero, lato posteriore, era aperto. Le fiammare hanno iniziato subito a divampare, dalla tappezzeria. In cinque minuti l’auto a preso fuoco. Quando sono arrivati i vigili era carbonizzata”.

SOCCORSO – “Sono intervenute le forze dell’ordine e farò denuncia contro ignoti. Faccio il tassista dal 2020 e non mi era mai capitato nulla di simile. Ho ereditato la licenza da mio padre. E’ dagli anni ’90 che mi alterno con lui. Ho ancora la sensazione addosso che sarei potuto morire, non fossi uscito in tempo”.

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