LE PAPAGELLE di #MilanNapoli: Allan spacca la partita, che spettacolo i tre tenorini!

Insigne
Insigne © Getty Images

 

REINA 6 – Chiude maluccio lo specchio sul gol di Kucka, ma di certo non gli si può buttare la croce addosso. Successivamente è molto efficace soprattutto se deve fare il libero e spazzare via palloni pericolosi, quando la difesa è molto alta.

HYSAJ 6 – Ingaggia un duello interessante con Bonaventura, le ali larghe e alte del Milan lo preoccupano non poco e gli impediscono di spingere come sempre. Preso di infilata anche lui sul gol di Kucka.

TONELLI 5,5 – Al netto della media-gol da centravanti, in fase difensiva continua a palesare qualche problema di troppo, sia nell’interpretazione delle situazioni di gioco che sulla tenuta fisica. Il modo in cui Kucka lo brucia sul gol è da far tenerezza.

ALBIOL 6,5 – Soffre un po’ Bacca, qualche volta ha a che fare anche con Suso, ma complessivamente tiene bene la posizione e concede poche sbavature. Una garanzia, anche quando il compagno di reparto invece traballa un po’.

STRINIC 6 – Dalla sua parte c’è Suso che va un po’ a sprazzi ma poi quando trova lo spunto lo manda al manicomio. Non malissimo ma un passo indietro rispetto alle ultime, anche in fase di spinta.

ALLAN 6,5 – Mossa un po’ a sorpresa dell’alchimista Sarri, è una mossa che paga alla grandissima: il suo ritmo indiavolato mette in crisi da subito i compassati geometri che ci sono nel centrocampo del Milan, rompe il gioco avversario e riparte di gran carriera. Una botta nel finale lo costringe ad uscire. Dall’80 ROG sv

JORGINHO 5,5 – Nel confronto diretto con il suo dirimpettaio stravince, smista bene la palla e fa partire diverse azioni pericolose, ma ci sono disimpegni che fanno urlare alla follia. Più di una volta stava mandando in gol il Milan con qualche tocco sciagurato. Basterebbe giocare più semplice… Dal 60′ DIAWARA 6,5 – Ingresso anche tardivo per come Jorginho boccheggiava già da un po’, porta un ottimo contributo di freschezza atletica e lucidità, proprio ciò che serviva in quel preciso momento del match.

HAMSIK 6 – Protagonista insieme alla squadra di una prima mezz’ora esemplare, insieme alla squadra esce poi dai radar per una lunga fase che invece è chiaramente di marca milanista. Cala vistosamente, giusto il cambio. Dal 73′ ZIELINSKI 6 – Entra bene e fa valere subito il suo dinamismo a strattoni, dando alla gara quel brio che il suo capitano nel corso della gara aveva un po’ perso.

CALLEJON 7 – Che spettacolo quando sguscia alla marcatura di Paletta e Calabria e va a far male lì, dalla sua mattonella, scherzando Donnarumma con un rasoterra fra le gambe. Poi torna a fare l’altro lavoro, quello oscuro, che a Sarri piace anche di più.

MERTENS 7 – Sbaglia un paio di occasioni da due passi, ma stasera si traveste prima di tutto da assist-man e dà il via ai due gol del Napoli in apertura: splendida la parabolica a servire Insigne, geniale la palla nello spazio per Callejon che poi deve solo fare ‘il Callejon’ e beffare Donnarumma. Diciamo che si fa rispettare.

INSIGNE 7,5 – L’aria del Meazza deve essere piuttosto frizzantina per Lorenzo, che come lo scorso anno scende in campo con una fame da lupi e già dopo 5 minuti fa capire le sue intenzioni: Mertens lo libera alla grande e lui conclude addirittura di sinistro, spiazzando Donnarumma. Ci riprova nella ripresa con un pallonetto da metà campo che per poco non faceva venir giù lo stadio. Certo che se il Milan lo vede giocare solo a San Siro probabilmente vorrà svenarsi quest’estate per prenderlo.

ALL. SARRI 7 – La scelta meno attesa della vigilia – almeno per chi non lo conosce bene – paga i dividendi da subito. Ottimo l’impatto di Allan sul match, un po’ meno quello di Tonelli e Jorginho, che comunque fanno il loro pur con qualche sbavatura di troppo. Cambi oculati che rimettono la partita sui binari giusti, per tutto il resto ci sono i tre tenorini, che annichiliscono i macchinosi difensori rossoneri e la chiudono in 10 minuti. Peccato per il solito contraccolpo, a cui ancora non è riuscito a porre rimedio. Ora le cose si mettono bene bene, ma le disattenzioni entro il 14 febbraio in qualche modo dovranno sparire.

di Antonio Papa (Facebook @ntoniopa)

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