“Sia io che i ragazzi siamo contenti per il primo tempo e per il risultato ottenuto. Sapevo che qui al ‘Castellani’ sarebbe stata dura”. Maurizio Sarri ha commentato così la vittoria della sua squadra in Empoli-Napoli, gara finita 3-2 per i partenopei con eccessiva sofferenza finale. L’allenatore azzurro parla principalmente delle cose che non gli sono piaciute, commesse tutte nel secondo tempo: “Abbiamo fatto degli errori sui quali bisogna necessariamente lavorare, e molto. Nella ripresa per colpa di queste disattenzioni abbiamo rischiato di compromettere gara e 3 punti, che per fortuna però abbiamo fatto nostri”.
Sarri si sfoga poi contro le partite alle 12:30: “Lo dirò chiaramente: mi fa schifo giocare a quest’ora, e a differenza di altri lo dico. Abbiamo fatto bene nel primo tempo, poi sono emersi i nostri soliti errori, quando proviamo a gestire diventiamo passivi e riusciamo a complicarci la vita. Sotto questo aspetto bisogna migliorare. Questa era una gara con molte insidie, per me però sono tanti anche gli aspetti positivi. Se non avessimo fatto tre gol nel primo tempo ma magari solo uno, di sicuro non avremmo concesso tanto. Mi aspettavo una reazione da parte dell’Empoli”.
Poi una ammissione su Jorginho: “L’ho tolto perché era stato ammonito e stava facendo caldo, cosa che contribuiva ad allungare le squadre. Ha giocato molto bene ma tenerlo in campo sarebbe stato un rischio. Appena è andato in panchina abbiamo cominciato a giocare male, ho fatto una caz***a a toglierlo. Non sono contento della sosta, arriva in un momento in cui stavamo bene fisicamente quindi non ci sarà utile, anzi. Servirà solo ad affaticare i nostri giocatori con le rispettive Nazionali”.
Infine su Mertens: “Quando un giocatore fa così bene all’improvviso può anche essere un caso. Avevo provato Dries come centravanti già in estate, può giocare tranquillamente in questo ruolo. Contro la Juventus sarà difficile preparare la partita con pochi giocatori, ma la cosa buona è che dovrò metterci poco del mio data la caratura degli avversari”.
