Sarri: “Non ci manca niente. L’infortunio di Milik è costato punti”

Dopo aver ascoltato le parole di Luigi Delneri in conferenza stampa, è stata la volta anche del tecnico azzurro, Maurizio Sarri che di fronte ai giornalisti ha presentato la sfida del San Paolo contro l’Udinese partendo però prima dalla questione terzo posto: “La statistica dice che le italiane vengono sempre eliminate ai preliminari di Champions. C’è sempre una logica, prima di queste date non si può giocare, prima del 20 è problematico ad agosto. E’ una difficoltà italiana, non si può iniziare di certo in Italia ad inizio agosto come fanno altri. Non sarebbe il massimo per vendere bene il prodotto”.

Cosa manca al Napoli?

Sarri difende a spada tratta il suo Napoli: “Noi stiamo facendo benissimo, non ci manca un c… Ho preso una squadra che fece 64 punti, ne abbiamo 67 con 7 gare da giocare. Abbiamo vinto un girone Champions e nella storia del Napoli non era mai successo, siamo usciti col Real campione del mondo, fuori in Coppa con episodi discutibili con la Juve. Non dobbiamo dimenticarci chi siamo e da dove veniamo. Stiamo facendo bene, ma ci manca qualcosa se rapportati ai migliori. Così come alla sua azienda, Premium, manca qualcosa se rapportata alla CNN. ”

Sotto con l’Udinese

L’allenatore partenopeo passa quindi ad analizzare l’Udinese: “L’Udinese ha un ottimo allenatore, un buno organico, ha potenzialità offensive e lo sta dimostrando. E’ in salute, ha anche buona solidità grazie a Delneri. E’ una gara difficile, a dispetto di quanto si possa pensare. Noi abbiamo speso molto mentalmente, in sette giorni abbiamo fatto due gare con la Juve e uno spareggio quasi con la Lazio. La Roma? Ha qualche punto in più, i percorsi sono simili. Dobbiamo sperare in qualche passo falso e noi non dobbiamo sbagliare, il distacco può essere importante ma non dobbiamo sbagliare”.

Filosofia e voglia di vincere

Sarri punta a vincere sulla panchina azzurra ma ha un desiderio in particolare: “Per mentalità mi piacciono le competizioni piene e non ad eliminazioni perchè lì ci sono episodi e fortuna che possono incidere. In 10 mesi invece l’episodio incide molto meno, a meno che non sia una serie di episodi. Mi appagherebbe di più il campionato. Il Napoli ha la sua filosofia, ma non va contro altre filosofie. Noi giochiamo in base alla nostra, altre in base alla loro. Nel calcio si vince in tutti i modi. Io sono convinto della mia filosofia, si può fare bene, ma poi dipende sempre dalle aspettative. Se hai 10mln in banca sei ricco, ma se ne spendi 12 sei nei casini. Stiamo facendo un percorso, anche con diversi giovani, con un suo modo di giocare, ma si può vincere in tutti i modi. Dopo uno scudetto? A me piacerebbe poi una esperienza all’estero“.

Sarrismo

Deciso il pensiero dell’ex empolese sul cosiddetto Sarrismo: “Forse è una moda momentanea. Loro hanno fatto la storia, soprattutto Sacchi in un momento molto bloccato, stravolgendo il modo di pensare in tutta Europa. Guardiola ci ha messo dentro spettacolo e vittorie. Noi stiamo facendo un percorso, non possiamo paragonarci a queste squadre. De Laurentiis? Dipende cosa gli chiediamo, se gli chiediamo un miliardo l’anno è impossibile, ma ha preso il Napoli in C e l’ha portato in Europa per sette anni di fila con un bilancio sano. Poi sono il primo a sapere che questo popolo avrebbe bisogno di vincere. Coniugare con le vittorie? Non lo so, ma ho la presunzione di pensare che il lavoro sul campo possa influire ancora“.

Infine Sarri torna sulla gara di domani parlando di formazione, Insigne, Milik e Zapata: “Dipenderà dalle condizioni del momento. Se pensi ci sia bisogno di interdizione e fisicità allora le possibilità per Diawara aumentano, altrimenti per palleggio e geometrie diventa favorito Jorginho. Abbiamo due vertici affidabili e con caratteristiche diverse, questo è importante. L’infortunio di Milik è costato punti, fino a soluzioni alternative, Dries è diventato bravo in questo ruolo ed abbiamo un cammino ora simile a quelle davanti. Udine ci fece uscire da un momento delicato. Ci sono tanti giocatori che sono il simbolo di questo Napoli ed è importante che restino dentro. Duvan?  Ti crea grandi problematiche, da noi sarebbe un’alternativa per certe partite, ma lui chiese la cessione perchè non voleva fare l’alternativa. Ha grande fisicità ma anche velocità e quando trova le condizioni per appoggiarsi al difensore diventa pericoloso, è da tenere lontano dall’area”.

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