Napoli, Sarri e quelle premesse per imporsi davvero

Sarri © Getty Images

Nel post-partita di Napoli-Udinese che gli azzurri hanno brillantemente vinto per 3-0 ha parlato un Maurizio Sarri molto più rilassato del solito che però non ha mancato di approfondire dei temi assai delicati in questo momento. Il tecnico partenopeo si è concentrato in particolare su due aspetti importanti, rigorosamente inerenti il campo ed il mercato.

I simboli del progetto Napoli

Cominciando da quest’ultimo aspetto, significativa è stata la dichiarazione di Sarri sul ruolo di Lorenzo Insigne e Dries Mertens in squadra: interpellato sulle trattative per i rinnovi di contratto di entrambi, il mister azzurro ha risposto così: “In merito a questo non sono nelle condizioni di poter chiedere niente, ma loro due sono tra i simboli del Napoli di oggi e del ciclo attuale della squadra. Se l’intenzione è di continuare tale ciclo allora entrambi devono restare. Una loro cessione vorrebbe dire cambiare tutto e cominciare un nuovo progetto”.

Sono ben noti i rapporti che legano entrambi i fantasisti allo stesso Sarri, ed emblematico è risultato in tal senso anche l’abbraccio di ieri tra l’allenatore del Napoli e Mertens al momento della sostituzione di quest’ultimo. E’ innegabile che tutti e due siano tra gli uomini copertina di una squadra che mette al potere tecnica, fantasia e velocità, caratteristiche che tanto Insigne quanto Mertens possiedono.

“Dipende da noi”

L’altro aspetto riguarda il secondo posto in classifica: è vero che molto è legato dai risultati della Roma, ma allo stesso tempo il Napoli dovrà impegnarsi al 100% ed anche oltre per poter approfittare di un eventuale passo falso dei giallorossi, attesi prossimamente da tre impegni consecutivi non molto facili in campionato. Per questo motivo mai come adesso vale il motto “Pensiamo gara dopo gara soltanto a noi stessi”, senza disperdere preziose energie mentali su altro. Quest’ultime nelle fasi cruciali della stagioni riescono a fare la differenza anche più della forma fisica.

E’ un Napoli migliore

Ma questo è anche il trampolino per elogiare un gruppo che sta facendo come e meglio dell’anno scorso: “A volte ci perdiamo in delle ingenuità, ma questo gruppo mi sembra in crescita”, afferma Sarri. E del resto le difficoltà avute quest’anno, il Napoli non le ha avute nella passata stagione. Pesano purtroppo i punti persi nel mese successivo all’infortunio di Milik, quando era allo studio una alternativa allora impensabile di fare di uno dei tre ‘piccoletti’ uno scatenato centravanti. Prima di scoprire Mertens come punta centrale si è reso necessario un periodo di studio ed adattamento, con Gabbiadini ancora in rosa ma che si era rivelato inadatto.

In più Sarri parla anche di una crescita come atteggiamento in campo: contro Lazio ed Udinese abbiamo assistito ad un Napoli che è partito piano per poi scatenarsi nel corso del match e travolgere i rispettivi avversari, senza spendere eccessive energie come succedeva in passato, aspetto che più di una volta ha pregiudicato il buon esito delle gare.

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