UFFICIALE – Insigne rinnova, De Laurentiis: “Lorenzo bandiera del Napoli”

Insigne
Insigne © Getty Images

Oggi è il giorno di Lorenzo Insigne. Il tanto agognato rinnovo con il Napoli si consuma quest’oggi dalla sala stampa di Castel Volturno dove gli attori protagonisti sono stati proprio il folletto azzurro e il patron De Laurentiis che davanti agli occhi dei giornalisti presenti hanno siglato il nuovo contratto. A prendere per primo la parola è stato proprio il presidente del Napoli: “Mi fa molto piacere che Lorenzo sia la bandiera del Napoli. Sapete che ci vuole tempo per costruire cose che durino e noi abbiamo aperto un pozzo in un deserto, non mi stancherò mai di dirlo, mi diedero un pezzo di carta per farmi iniziare. Ora si dice ‘perchè non ci sono quei campi, lo stadio, le giovanili’, ma lavorando a testa bassa, dal vivaio abbiamo comunque tirato fuori Insigne e tanti altri ne verranno fuori. Sapete meglio di me che Napoli come città ha vissuto un periodo terribile, dell’immondizia, tossicità nascoste, l’incapacità di tutelare un territorio a livello italiano, ma nonostante queste difficoltà napoletane abbiamo avuto successo con prudenza, onestà, umiltà, parole abusate, non risolvono tutti i problemi, ma per uno come me abituato al palcoscenico luccicante del cinema che racconta in modo spettacolare ogni aspetto… Noi siamo rimasti al nostro posto, facendo la nostra strada, costruendo quello che potevamo in un calcio malato. La memoria fa paura a tutti, ma non dimentichiamo che noi siamo partiti alla vigilia di Calciopoli che continua a creare continui dubbi sull’onestà di questo sport popolare”.

De Laurentiis risponde poi all’inevitabile domanda sullo scudetto: “Non voglio far incavolare nessuno dicendo che il secondo posto in Italia è uno scudetto, ma diciamo il super-scudetto ce lo prenderemo. E la concorrenza non è un problema, pure nel cinema più c’è offerta meglio è, ora ci sono anche i cinesi, basta che non vengono a rompere il pasticciotto a noi…”

I rinnovi azzurri

Tema chiaramente caldo in casa Napoli è quello dei rinnovi e De Laurentiis non ha perso occasione per dire la sua: “Questo sentimento di Insigne l’abbiamo riscontrato in Hamsik, ma non in tutti. Siamo dei bravi architetti, non abbiamo paura di perdere anche pezzi importanti. Far rimanere le persone non volentieri non conviene  a nessuno. Se in questa città non ti riesci a radicare.. se non la ami non puoi restare. Napoli è particolare, stare qui non è come stare a Torino o Manchester. Napoli ha una storia che ti coinvolge e non finisce mai, ma che ti rapisce se ti fai coinvolgere. Non si può abbandonare così facilmente la napoletanità. A quelli che mi dicono ‘non sei napoletano’ io gli dico ma che ne sai, dei miei nonni, dei miei zii, di un padre che mi ha raccontato Napoli nei fatti. Quando mio padre mi portava a 3 anni a Piazza Municipio e mi faceva vedere il porto infuocato all’ultimo dell’anno. Sono cose che ai bambini rimangono. Tornando ai rinnovi, se perdiamo qualche pezzo importante ce ne faremo una ragione, poi è anche noioso allenare sempre gli stessi… Al di là di Lorenzo e Marek, tutto è in divenire in questo calcio. Progetto? Sono fiero di questi anni, è il film che non mi stanca mai, il lavoro mi ha fortificato così come le difficoltà. Se ci fossero altre difficoltà che ben vengano. Per Mertens il discorso è diverso, la situazione familiare che ha la conoscete, è uno che non ha segnato poco e le sirene che ci sono è in correlazione anche a quanto ha fatto con Sarri, altrove magari non rendererebbe così”.

Tiriamo le somme

ADL traccia poi un bilancio: “Su Koulibaly mi dicevano ‘se lei avesse ancora le offerte come quelle del Chelsea’, ma bisogna capire quanto i giocatori vogliano rimanere o andare, dipende da questo. Per uno come Sarri non esiste l’approvazione e per la perfezione ci vogliono 5-6 mesi per imparare la linea alta. Io e Giuntoli non siamo cretini, se abbiamo investito 25mln per Maksimovic è perchè lo riteniamo importantissimo, così come Albiol che ha rinnovato perchè ha un cervello straordinario che non ha nulla a che vedere con la muscolatura per gestire la difesa. Poi entra Tonelli e fa due gol, stando fuori così tanto tempo. Non ho nulla da rimproverare a nessuno, sono tutti straordinari, da Napoli.”

De Laurentiis parlando di Insigne torna poi anche su un suo vecchio pallino: “Lorenzo è stato protagonista anche nelle giovanili, poi in prestito, ci sorprese a Pescara e volevo mettergli vicino anche Verratti. Mazzarri si incavolerà, ma nel suo modulo disse che non gli serviva e mi pregò di non prenderlo. Per lui ho sempre avuto un occhio di riguardo, pur venendo dalle giovanili infatti ha avuto subito un contratto abbastanza ricco, ma chi si impegna va premiato, non c’è nulla da dire”.

In bilico però c’è anche il futuro di Reina: “Ha un altro anno di contratto, ha fatto bene e non ci sono problemi. E’ chiaro che noi dobbiamo pensare anche al futuro, è chiaro che devo orientarmi su un portiere che abbia la sua maturità, non su un giovane emergente. Bisognerà poi gestire due prime donne, dovranno essere entrambi utilizzabili. Per investire sul futuro non bisognerà andare nè su uno troppo giovane nè su uno troppo esperto, per assicurarsi i prossimi 10 anni al massimo bisogna puntare su uno di 27-28 anni”.

La telenovela

In chiusura il patron ha messo la parola fine alla telenovela: : “Ringrazio Chiavelli e Giuntoli, i tre procuratori di Insigne, estremamente professionali e garbati nella negoziazione che è importante per dare continuità alla napoletanità. Poi è chiaro che senza la stretta di mano mia e del papà non si sarebbe mai fatto giorno. Anche se per i giornali sembrava una telenovela”.

Il tweet del Napoli:

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