KICKOFF – L’ora di Arkadiusz e la pazza idea di Sarri

Le 98 reti siglate dal Napoli fino a questo momento in stagione sono un record. L’attacco azzurro continua a fare faville, a segnare a raffica e a incanalare numeri impressionanti anche grazie all’esplosione in zona di gol di giocatori fino ad ora non considerati veri e propri “bomber”: Dries Mertens Lorenzo Insigne. Il primo ha siglato 28 reti stagionali mentre l’italiano, fresco fresco di rinnovo con la maglia azzurra, 16. Il crack del giocatore belga, però, è arrivato anche per via dell’infortunio al ginocchio incorso ad Arkadiusz Milik ad ottobre con la Polonia e che ha costretto l’allenatore Maurizio Sarri a reinventarsi il numero 14 come falso nueve. L’intuizione è stata vincente, ma ha avuto l’effetto contrario di ridurre lo spazio proprio dell’attaccante ex Ajax una volta ritornato dall’infortunio. Il gol di domenica contro il Sassuolo decisivo per il definitivo 2-2 potrebbe, però, aver cambiato le carte in tavola.

Tridente leggero più Milik: Sarri ci pensa

Milik è stato senza dubbio il grande colpo del mercato azzurro. Arrivato per sostituire Gonzalo Higuain aveva subito trovato il feeling giusto con squadra e tifoseria. Tornato in tempi record dall’infortunio ai legamenti del ginocchio, però, la spalla di Lewandowski in Nazionale non è riuscito ad avere la giusta continuità per ritrovare confidenza con il campo a causa proprio dell’esplosione di Mertens in quel ruolo. Sarri lo ha schierato col contagocce ma adesso che è tornato a pieno regime anche sotto l’aspetto fisico ed ha ritrovato la rete che gli mancava da tanto tempo, l’allenatore azzurro starebbe meditando su una scelta tattica incredibile: schierare il tridente leggero insieme a Milik dal primo minuto. Il Napoli non può fare a meno dei “tre piccoletti” in attacco, ma il polacco ha dimostrare di meritare un posto al centro dell’attacco. Sarri potrebbe pensare ad un attacco sulla falsa riga di quello della Juventus, con Insigne-Mertens-Callejon alle spalle del numero 99. L’ora di Arkadiusz è scoccata e forse anche quella della rivoluzione offensiva.

a cura di Emanuele Catone (Twitter: @CatoneEmanuele)

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