L’ultimo Di Vaio domenica entrerà in campo per primo, tenendo la mano a un bambino, forse addirittura – se non faranno i capricci – le figlie Sofia e Sara, manderà un bacio verso la tribuna, saluterà sua moglie Malisa e la tribù, suo padre Gino, il suocero Augusto, se verrà in gita anche la sorellina Giulia, mamma Rosella invece resterà a casa, come sempre, troppa emozione, troppo di tutto. Poi farà una cosa semplice e definitiva: incamminandosi verso il centrocampo – con il gagliardetto in mano e lo sguardo pronto a catturare tutto – conterà i passi che lo separano dall’addio a Bologna.
LUNGO ADDIO – Ci siamo, ultimo atto, giù il sipario, tutti in piedi, applausi, prima e dopo Bologna-Napoli ci sarà la standing ovation per il congedo del capitano. Casetta in Canada, quello è l’approdo. Montreal, la città del Quèbec dove sole e neve si danno il cambio da un giorno all’altro. La squadra si chiama Montreal Impact, ci giocano già il suo amico Bernardo Corradi e Matteo Ferrari. Oggi è prevista una conferenza stampa a Casteldebole, dove l’attaccante comunicherà il suo addio, dopo quattro anni e 65 gol in serie A con la maglia rosso-blù. A Bologna lascia il cuore, questa è la sua seconda casa.
Corriere dello Sport
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