L’allenatore del Napoli del primo scudetto, Ottavio Bianchi, ha raccontato a ‘Radio CRC’ i suoi ricordi: “Era un Napoli veramente grande, e non solo perché c’era Maradona. Oltre a lui, ricordo bene il contributo che diedero tutti i giocatori, anche quelli che scesero di meno in campo ma erano ugualmente utili alla squadra. Per non parlare dell’abilità di Ferlaino come dirigente, e del lavoro oscuro di tutto lo staff tecnico. Si può ben dire che sia stata una vittoria di gruppo, un gruppo eccezionale. E’ un peccato che siano passati già così tanti anni, spero che il Napoli possa rivincere il tricolore quanto prima“. Bianchi ritorna poi sull’episodio che lo vide protagonista sette giorni dopo ad Ascoli, quando si allontanò dalla panchina: “Mi parve in quell’occasione che qualcuno, approfittando del fatto che avevamo già vinto lo scudetto, mi volesse prevaricare nel mio ruolo di allenatore (gli fu chiesto di far esordire qualche giovane della primavera, ndr), ed era una cosa che non potevo accettare“.
NLC
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