Walter Mazzarri è intervenuto ai microfoni di ‘Radio Marte’, per analizzare a mente fredda quanto accaduto ieri sera e per stilare un bilancio definitivo della stagione: “Sono andato a letto alle 7, alle 11 hanno suonato i telefoni e mi sono svegliato. Ho dormito poco, ma ne vale la pena. Grazie ai tifosi, ci vorrebbe maggior equilibrio nei giudizi ma è giusto che quando le cose non vanno bene la responsabilità sia dell’allenatore. Ieri mi sono emozionato a vedere tutta quella gente di notte. Napoli dà grandi soddisfazioni, sono particolari che riempiono il cuore e giustificano il lavoro particolare dell’intera stagione. Conduco una vita particolare, ma ne vale la pena fare questo mestiere“.
UN ANNO DI CRESCITA SOTTO TUTTI GLI ASPETTI – “È stata una crescita totale, quest’anno doveva essere di consolidamento ma peccato per il terzo posto sfuggito sul traguardo. C’è un pizzico di rammarico per non aver centrato la qualificazione Champions. E’ stata comunque una stagione straordinaria. So quello che i ragazzi mi hanno dato in allenamento e fuori dal campo e quindi do un dieci a tutti. Ho avuto un rapporto pazzesco e bellissimo“.
LE LACRIME DEI RAGAZZI MI HANNO EMOZIONATO – “Il Pocho non fa capire le proprie emozioni ma ieri mi ha toccato tanto, si è lasciato andare a livello personale. Inoltre hanno pianto anche Cannavaro e De Sanctis, sono ottime persone oltre che ottimi calciatori. Ho un rapporto speciale, sono uomini di riferimento dello spogliatoio. Mi ha sorpreso Lavezzi per le lacrime, evidentemente teneva a vincere un trofeo con la maglia del Napoli“.
VOGLIO RISPETTARE IL MIO CONTRATTO E MIGLIORARE SEMPRE PIU’ – “Rispetto i ruoli, io sono un dipendente del club e c’è un contratto che intendo rispettare. Quando sarò chiamato dal club dirò la mia sotto tutti gli aspetti. C’è sempre da migliorare ma è chiaro che questo è un discorso in base alla squadra che la società mette a disposizione. Io cerco di far rendere al meglio i calciatori che ho. Ho voglia di migliorare insieme al Napoli, soffro quanto perdo. In 33 anni di calcio non ho imparato a perdere, vorrei sempre vincere. Facendo così si arriverebbe in alto“.
VM
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