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Vecchie sicurezze, nuove speranze. E le cifre che fanno sognare. Tre successi di fila a inizio campionato. È passato un quarto di secolo dall’ultima volta che il Napoli partì così bene. Ed era quel Napoli. Quello che faceva mettere uno striscione al cimitero che recitava così: “Cosa vi siete persi”. Era il ciuccio di Maradona, dello scudetto appena conquistato e della stagione che pareva disegnata per il bis. Invece il Milan fece la grande rimonta, pazienza. Ora qualcuno si toccherà, ma certi segnali sono importanti e qui si comincia a pensarci sul serio. Lavezzi se n’è andato, in compenso c’è Insigne che segna in un lampo, appena entrato, il primo gol in A. E a giudicare del calore con cui è stato accolto, ha sostituito alla grande il Pocho nel cuore dei tifosi. Poi c’è Hamsik, al quale le scappatelle nelle discoteche fanno benissimo. Uomo squadra, assist man chirurgico. Soprattutto, c’è un Pandev galattico: gli è riuscito tutto, proprio tutto. Tanto da nascondere la giornata “nì” di Cavani che, stanco dalla trasferta nazionale, mette la firma su rigore, ma fallisce cose non da lui.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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