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Il tempo stavolta è un gentiluomo e nasconde tra le pieghe della memoria l’ultimo tabù: benvenuti allo stadio Artemio Franchi, l’ennesima «frontiera» abbattuta con la quinta vittoria esterna del campionato, un campo nel suo piccolo infernale, una «gabbia» dalla quale era impossibile uscirne felici e – tantomeno – vincenti per una vita, praticamente. Accadde un giorno ma di tanti e tanti anni fa, roba da perdersi tra gli almanacchi e lasciarsi sommergere dalla polvere dei ricordi: 7 aprile 1946, Siena 1 e Napoli 4, doppiette azzurre di Busani e Barbieri, la B2 dell’epoca, rete bianconera di Polacchi e poi il buio per oltre mezzo secolo. Raccontano le statistiche, sino a ieri mattina implacabili ed anche un pochino «angoscianti», che da quel dì, nelle altre sette gare, furono quattro successi senesi e appena tre pari, uno conquistato da Reja e due dei quali rimediati da Mazzarri (e pure a fatica).
Il Corriere dello Sport
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