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Il Napoli domina a Udine ma non sfonda. Damato nega due rigori agli azzurri

 

di Antonio Izzo

 

Secondo pareggio consecutivo a reti inviolate per il Napoli che manca l’occasione per portarsi a meno quattro dalla Juve. Un solo gol nelle ultime cinque partite denota un calo nel rendimento degli azzurri che però questa sera hanno giocato la gara della vita. Ci si mette anche Damato, il solito, che nega due rigori, facendo imbufalire Mazzarri.

Partono forte gli ospiti, intenzionati fin da subito a dimostrare che contro il Viktoria e la Sampdoria si è trattata solo di una spiacevole parentesi. E lo fanno sfruttando gli esterni, piuttosto vivi: Mesto mette al centro, Cavani e Insigne non ci arrivano per un soffio. Il fischiatissimo ex, Gokhan Inler, ci prova con la specialità che a Udine conoscono bene: il tiro dalla distanza, che però non gli riesce a dovere; fischi anche di paura quelli dei friuliani all’indirizzo dei loro ex beniamini; nel frattempo, mentre Di Natale tenta di colpire una delle sue vittime preferite con le sue brillanti giocate, incombe ancora lo spettro di Damato sul match dopo i fatti del 2010: non è rigore il contatto Allan-Insigne, sembra invece netto il calcione fuori tempo rifilato dal centrocampista udinese a Cavani, ma l’arbitro lascia correre; discutibile la gestione del fischietto di Barletta anche in merito all’assegnazione di alcuni falli. Gli uomini di Guidolin si compattano alla distanza e non concedono spazi al Napoli che si rende protagonista di un lungo possesso. Così al 35′ occorre un lancio dalle retrovie per scavalcare la mediana, servire Armero che la mette al centro di prima intenzione, dove Hamsik schiaccia a dovere, ma trova un super-Padelli. Piccole amnesie per il centrocampo azzurro, in difficoltà sulla grande opera di ‘rottura’ di Pereyra e compagni: sul finire di frazione si propizia una buona chanche per Di Natale a cui per fortuna il pallone rimbalza male al momento del tiro.

Ad inizio ripresa Pereyra grazia De Sanctis a tu per tu; il Napoli ingrana con un’azione perfetta iniziata con un lancio illuminante di Inler, l’ottima rifinitura di Cavani e poi di Insigne per il solito inserimento di Hamsik che sfiora ancora il gol. Si alza il ritmo, il Napoli tenta di fare sua l’intera posta in palio affilando le armi della ripartenza; Mazzarri rinforza l’attacco togliendo Inler e inserendo Pandev che non va in gol da 5 mesi; Damato fa ancora infuriare Mazzarri quando fischia la simulazione per la trattenuta di Basta su Armero e ammonisce il colombiano. Gli azzurri premono, creano molto ma sono imprecisi nell’ultimo passaggio; ad un certo punto un vero e proprio assedio azzurro che non sortisce effetti. Il Napoli non riesce a sbancare Udine e sale a -6 dalla Juventus. Vincendo la gara al San Paolo venerdì il campionato si riaprirebbe lo stesso, ma il Napoli questa sera perde un’altra buona chance.

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