La pillola del buongiorno per i lettori di Napolicalciolive.com
di AntonioPapa (twitter: @antoniopapapapa)
Un gol di rapina dopo un’azione caparbia, con un pallone guadagnato sulla tre quarti ed accompagnato in rete dopo uno scambio con un compagno. Edu Vargas sembra rinato, lo ha dimostrato anche con la maglia del Cile, che anche grazie al suo gol “rischia” seriamente di eliminare l’Uruguay dal prossimo Mondiale. L’Uruguay di Cavani e di Suarez. Sarebbe clamoroso.
Ma è di Vargas che stavamo parlando. Il passaggio in Brasile gli ha fatto bene, al punto da diventare già un idolo dopo pochi mesi. Ora ok che il campionato brasiliano non è quello italiano e che lo stesso Turboman ha dimostrato di essere ancora un po’ acerbo per certe latitudini, ma di fronte a certe evidenze la domanda non può non sorgere: era davvero così scarso?
Probabilmente non lo era, e altrettanto probabilmente fu un po’ sopravvalutato al suo arrivo in Italia. Qualcosina a sua discolpa, comunque, lo possiamo dire: la politica di gestione dei giovani attuata dall’allenatore della sua ex squadra annichilirebbe molti altri come ha fatto con lui. Ma Edu ci ha messo del suo, così come sicuramente non ha tutte le responsabilità del caso: la verità, come sempre, sta nel mezzo. Resta il fatto che una riflessione in merito è d’obbligo: De Laurentiis vuole una squadra giovane e nelle sue invettive trasversali continua a prendersela con i “vecchi”, ma poi in panchina ha l’allenatore meno adeguato a forgiare giovani talenti. Dov’è l’errore?
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