Ancora un elogio per l’amministrazione economica-finanziaria del Napoli da parte di De Laurentiis. Nel 2012 8 società su 20 hanno chiuso in utile i bilanci, il Napoli è la società che ha fatto registrare i profitti più elevati (14,7 milioni). Come riferisce la ‘Gazzetta dello Sport’, ci è riuscita con un ricorso minimo alle plusvalenze (5 milioni), segno di un’oculatissima gestione delle dinamiche tra costi e ricavi. Ora che il patrimonio netto ammonta a 44 milioni – scrive il quotidiano – De Laurentiis potrebbe pensare a investire sullo stadio.
A parte le prime due stagioni in C, il «nuovo» Napoli non ha mai conosciuto il segno meno nell’ultima riga del conto economico. Sei brindisi di fila con un doppio primato nel 2011-12: il +14,7 milioni rappresenta infatti l’utile più alto dell’era De Laurentiis e della scorsa stagione di A. Grazie al boom della Champions che ha fatto infrangere il muro dei 150 milioni di fatturato: +14% al botteghino ma soprattutto 29 milioni di premi Uefa. L’aumento delle spese è sostenibile: gli stipendi, da 51,7 a 57,9 milioni, rappresentano il 38% dei ricavi (in Italia nessuno fa meglio).
A.I.
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