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di Pasquale La Ragione (Twitter: @pasqlaragione)
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Sottovalutare l’Arsenal sarebbe un errore grave. Gravissimo. Gli inglesi sono in uno stato di forma pazzesco, e in quanto a pericolosità non hanno niente da invidiare ai ragazzi del Borussia Dortmund. Una squadra giovane ma con già un’importante esperienza internazionale, grazie anche al lavoro di Arsene Wenger che dura da quasi vent’anni. Fin dalla nascita del club, i colori sociali sono cambiati continuamente. Proprio come lo stemma, in cui però non è mai mancato un cannone. E’ proprio per questo che i giocatori e i tifosi dell’Arsenal vengono soprannominati Gunners, ovverosia “Cannonieri“. La loro casa è l’Emirates Stadium, un capolavoro unico che regala emozioni solo a vederlo dall’esterno. Uno stadio che il Napoli già conosce vista l’esperienza ad Agosto dell’Emirates Cup. Si tratta di una grande squadra, spesso presa sottogamba. Intanto, però, è in vetta alla classifica della Premier League. Nelle prime sei giornate di campionato hanno collezionato cinque vittorie e una sconfitta, arrivata all’esordio contro l’Aston Villa. Poi hanno spazzato via ogni avversario che è capitato sulla loro strada, attraverso bel gioco e concretezza. Una rosa di alto livello, puntellata dall’arrivo di Mesut Ozil dal Real Madrid, per la spaventosa cifra di cinquanta milioni. Uno degli acquisti più importanti d’Europa. Si, perchè il tedesco è uno di quelli che cambia radicalmente una squadra. Un intero gioco. E’ capace di trasformare in oro qualsiasi cosa gli capiti fra i piedi. Con i vari Giroud, Walcott, Wilshere pronti a sfruttare al meglio i suoi assist. Ma l’uomo chiave dell’ultimo periodo dei Gunners è, senza dubbio, Aaron Ramsey: goal a valanga e prestazioni da urlo. Un centrocampista completo, diventato man mano punto fermo dello scacchiere di Wenger. E’ andato a segno anche nella prima giornata di Champions League, contro il Marsiglia, in una partita vinta 2-1 dagli inglesi.
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COME GIOCA – Arsene Wenger si affida al 4-2-3-1. In porta Szczesny. Sulle fasce Sagna e Gibbs, rispettivamente a destra e a sinistra. Al centro Mertesacker e Koscielny. A centrocampo Flamini (tornato ai Gunners dopo l’esperienza con il Milan) e Ramsey. Sulla linea dei tre trequartisti Wilshere, Ozil e il giovanissimo Gnabry. In attacco l’unica punta Giroud. Il tecnico francese dovrà fare a meno di Walcott, altro uomo chiave. Un pericolo in meno per il Napoli. Che si trova di fronte un’altra squadra fantastica. La partita è di quelle difficili, da soffrire fino all’ultimo. E sarà  Benitez contro Wenger. Ancora una volta.
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