Se fossero stati due amici al bar a fare un dialogo del genere, probabilmente sarebbe stato tutto normale. Ma se certe affermazioni arrivano dalla bocca del padrino corleonese Totò Riina, di sicuro non possono passare inosservate. “La Juve è una bomba. Bisogna difendersi”, queste le parole (usate prima del match di domenica scorsa tra Juventus e Milan) che hanno preoccupato non poco i magistrati della Procura di Caltanissetta che hanno deciso di aprire un’indagine a carico dello stesso Riina e dei suoi familiari. Nonostante possano essere semplici parole di un tifoso milanista, la Procura nissena ha il timore che Riina, detenuto dal gennaio del 93 con la formula del carcere duro, possa essere ancora il burattinaio di “Cosa Nostra”. Inoltre c’è il rischio che Riina ed i suoi abbiano spostato le loro attenzioni in Svizzera e soprattutto in Salento dove vivono i suoi parenti, e dove ultimamente sono stati trovati in una spiagga vicino Lecce, ben 47 chili di tritolo.
Fonte: TuttoJuve.com
De Laurentiis punta alla Champions dopo i due Scudetti Non sarebbe sorprendente se il ciclo…
In scadenza a giugno, Conte può avere un altro rinforzo in anticipo: finalmente un vice…
Le ultime sugli azzurri in vista della sfida di sabato con l'Inter Conte non cambia,…
Il Napoli può dire addio a uno dei suoi senatori Maltempo, anzi tempesta in casa…
Gli azzurri vivono una fase molto delicata e spunta una clamorosa ipotesi per il futuro…
Volano gli stracci dopo la figuraccia in Champions contro il PSV Il Napoli è una…