Tardi o presto non importa, importante è che arrivino. Di cosa parliamo? Delle belle notizie. Quella di oggi riguarda l’attivista di Greenpeace, Cristian D’Alessandro, arrestato lo scorso 19 settembre, il quale ha subito quest’oggi un’udienza alla corte Kalininskij di San Pietroburgo, in Russia, la quale gli ha concesso la scarcerazione su cauzione dopo aver accolto le richieste del suo avvocato. La protesta di D’Alessandro ed i suoi compagni attivisti aveva sensibilizzato da subito tutta l’Italia, a tal punto che allo stadio San Paolo in occasione della partita dell’Italia contro l’Armenia erano stati esposti striscioni a loro difesa (clicca qui per leggere la news, clicca qui per vedere lo striscione), e lo stesso premier Letta quest’oggi si è detto felice per la notizia ricevuta: “Il rilascio su cauzione di Cristian D’alessandro, autore insieme ai suoi 29 compagni di una protesta pacifica contro le trivellazioni petrolifere in artico  è un primo passo importante al quale si è giunti grazie anche all’impegno costante del ministro Bonino. La vicenda però è tutt’altro che conclusa e per questo continua a meritare tutta la nostra attenzione”. I nomi di Cristian ed i suoi amici sono solo i primi che escono vincitori da una lunga battaglia  e vedono una luce che suggerisce un pronto rientro in Italia, ma la battaglia non è terminata: ci sono altri nomi che chiedono la libertà meritata.
S.U.
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