di Vincenzo Matino
Giustizia è fatta, oppure trovata la legge trovato l’inganno. Comunque la si voglia vedere la notizia è che la Corte dei conti ha accolto il ricorso del Napoli in merito al sequestro di 5 milioni di euro per il pagamento di un vecchio debito verso il Comune, cifra destinata, almeno così pareva, al canone arretrato del San Paolo.
5 milioni, mica noccioline. Il sequestro sarebbe stato l’ennesimo atto di una tragicommedia dove, al momento, gli unici a pagare sono i tifosi, costretti ad assistere alle partite casalinghe in una struttura che ha superato da un pezzo il termine fatiscente.
Il ricorso vinto dovrà essere ora lo sprono decisivo per risolvere la questione stadio una volta per tutte, in modo da evitare soprattutto cadute di stile che una società come il Napoli non può e non deve più permettersi.
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