Napoli-Roma. Minuto numero 64.
Una palla spazzata dalla difesa azzurra rimbalza alta al centro del campo.
Sul rimbalzo, Koulibaly, partito dalla sua area, anticipa di testa Yanga-Mbiwa, e si invola verso la porta avversaria.
Settanta metri di campo, l’assist per Callejòn, il pallone salvato sulla linea.
In quei secondi di corsa da un’area all’altra c’è tutto Kalidou Koulibaly: forte, potente, agile, giovane, coraggioso.
CRESCITA VERTICALE – Saint-Dié-des-Vosges, città francese che gli ha dato i natali nel giugno del 1991, è famosa anche per essere stata il centro vitale del primo atlante geografico donato all’umanità ad inizio ‘500.
COME USAIN – Fino alla cavalcata quasi trionfale del 64° minuto. Fino a quella giocata che ha fatto gioire tutto il San Paolo, finalmente convinto dalle qualità del ragazzotto arrivato dal Belgio nel quasi totale silenzio ormai 5 mesi fa.
A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
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