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SarĂ un mercato Napoli di gennaio infuocato quello italiano, come non lo si vedeva da molti anni. In particolare a rimescolare le acque di unâaltrimenti placida finestra invernale (non a casa rinominata di riparazione), saranno Napoli e Inter. La prima spinta da una classifica incoraggiante e una pesante mancanza in organico non prevista, la seconda da una ventata dâaria ânuovaâ portata da Roberto Mancini. Lâex City avrĂ richiesto garanzie a Thohir, soprattutto in fase di mercato, e cosĂŹ i giornali si scatenano nel proporre i nomi di Lavezzi prima e Balotelli poi. Da ex grande ora massacrata dai debiti, lâInter pare essersi trasformata, titoli di giornale alla mano, in una potenza nostrana pronta a spendere un tesoretto di non specificati milioni. Ovvio chiedersi che fine abbia fatto la preoccupazione per la sanzione in merito al fair play, per i debiti morattiani e i pochi soldi in cassa ottenuti dalle recenti partecipazione allâEuropa League che, al di lĂ del fascino che avrĂ sempre una qualsiasi competizione europea, non potrĂ mai definirsi ricca. Ă giusto e lecito sognare però, e magari il neo presidente nerazzurro avrĂ davvero un asso nella manica da scagliare sul tavolo da gioco. Nellâattesa però, tanta euforia potrĂ almeno servire per presentarsi al meglio a San Siro in occasione dellâimminente derby.
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Si diceva alle Napoli news, che perde Insigne, Zuniga e Ghoulam (Coppa dâAfrica per questâultimo), lasciando in pratica i soli Britos (adattato) e Mertens sulla fascia sinistra. Occorrerebbero dunque dei sostituti, cosĂŹ come anche in difesa. Albiol necessita di recuperare fiato e, a meno che non si siano ricevute conferme da parte di Henrique, che di certo non ha sfigurato in Europa League contro lo Young Boys, un nuovo innesto nella retroguardia non farebbe storcere il naso a nessuno. Con Britos lasciato solo a fare il terzino tra la fine di gennaio e lâinizio di febbraio, si potrebbe pensare di adattare Mesto piuttosto che acquistare un nuovo terzino. La Coppa dâAfrica infatti non dura poi molto, anche se occorre mettere in conto i tempi di recupero di Ghoulam al suo ritorno, ma acquistare un ârimpiazzoâ che poi difficilmente sarĂ vendibile o gestibile in rosa a giugno, non pare il massimo della progettualitĂ . Questo stesso discorso vale a maggior ragione per il ruolo di Insigne, dove la scelta è unica, ovvero accelerare e magari spendere qualcosa in piĂš del previsto per assicurarsi un giocatore giĂ presente nella lista del mercato estivo. Se un giocatore come Giaccherini, pagato ipoteticamente a gennaio 10 milioni, non dovesse rientrare nei piani di Benitez (cosa decisamente probabile), si rivelerebbe un vero peso nel mercato prossimo, dove di certo il suo cartellino calerebbe, andando a pesare sulle casse societarie. Si parla tanto di Perisic, e probabilmente, eccezion fatta per Lamela, si tratterebbe dellâunico vero acquisto che il Napoli, potenzialmente, avrebbe fatto comunque. In conclusione serve un titolare per sostituire un titolare, sia per le aspettative di gioco espresso, sia per il timore di ritrovarsi con nuovi casi Donadel. Il tempo dei Mannini e Dalla Bona è passato. Il Napoli dovrĂ dimostrare dâaver capito la lezione.
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di Luca Incoronato (Twitter: @_n3ssuno_)
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