Neanche nel momento peggiore il capitano può permettersi di abbandonare la propria nave.
Lo sanno tutti, lo sa Marek Hamsik, che il ‘suo’ Slovan Bratislava quest’anno l’ha usato per ritrovarsi, all’andata come al ritorno.
Il 3-0 di ieri sera, nella serata conclusiva della prima frazione di Europa League, porta anche la sua firma: cross, deviazione, gol.
Mani portate ai padiglioni auricolari per ascoltare forte la voce del popolo azzurro, o quel poco che era presente sugli spalti.
E quel bacio alla maglia, tornando a centrocampo, che sa di amore eterno.
È pace fatta, e nessuno ricorda più i fischi di domenica.
Nella speranza che i baci alla maglia possano essere molteplici, e in serate ben più impegnative di quella contro lo Slovan.
A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
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