Se c’è una cosa in cui Benitez è maestro, è senz’altro la fase di preparazione.
L’esperienza di anni di partite nazionali ed internazionali, di finali vinte, di trofei conquistati, hanno fatto si che il tecnico spagnolo sviluppasse quella consapevolezza del fatto che a vincere la partita è chi gioca meglio, ma anche chi s’è preparato nel modo migliore.
Sapeva che per uscire indenni dalla serata di Doha sarebbe stata necessaria una grande partita; una partita preparata in campo, per sfruttare i pochi errori che la Juve può commettere, ma anche negli spogliatoi di Castel Volturno, caricando al massimo l’ambiente e la testa dei calciatori.
Il risultato è stato quello che conosciamo tutti: un Napoli tonico che ha saputo correggere i propri errori ed è stato in gara con la testa e con le gambe per 120 minuti e nei rigori.
Meglio di così, è difficile aspettarsi.
MENS SANA – È nella notte di Doha che è nata l’idea dell’allenamento a porte aperte al San Paolo.
CALORE E COPPA – Altro che neve, caduta a sorpresa sulla città negli ultimi giorni dello scorso anno. Al San Paolo c’è un sole primaverile che profuma di speranza.
A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: gennarojenius9)
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