di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
Un, due, tre. Sembra una danza, ma non lo è. È il Napoli che cade, anzi crolla a Palermo sotto i colpi dei rosanero. Una squadra inerme alle offensive avversarie, con la testa già un po’ all’Europa e quel pizzico di presunzione che mette fine alla striscia positiva che durava da quattro gare in campionato.
Benitez non stravolge enormemente l’undici iniziale: torna De Guzman con Callejòn tra i titolari, con Jorginho al fianco di Lòpez in mezzo al campo e Britos a fare coppia con Albiol al centro della difesa.
Iachini non cambia pelle al Palermo, lanciando dal primo minuto la coppia Vazquez-Dybala e il modulo ad albero di Natale che assicura forza e sostanza in mezzo al campo.
Primo tempo traumatico per gli azzurri. Dopo un buon quarto d’ora d’avvio, il Napoli subisce il brutto colpo con il gol di Lazaar: il marocchino lascia partire il sinistro da oltre trenta metri, Rafael sbaglia completamente l’intervento e regala il gol ai padroni di casa.
Passano tre minuti e Britos potrebbe riequilibrare subito il punteggio, ma l’uruguaiano non è pronto sul rimpallo al centro dell’area e perde il tempo a favore di Sorrentino.
Il Napoli sembrerebbe pienamente in gioco, e invece col passare dei minuti il Palermo prende sempre più campo col centrocampo azzurro che scompare sempre più.
Al 21°, dopo una gran discesa di Dybala e il bellissimo assist di Vazquez, Bolzoni fallisce una gigantesca occasione per il raddoppio. Così come De Guzman manda a lato una buona palla al limite dell’area alla mezz’ora, vanificando l’azione dei suoi.
La squadra di Benitez non pare in grado di andare alla ricerca sfrenata del pari, così i rosanero ne approfittano e fanno il secondo: siamo al 36° quando Vazquez sfrutta al massimo l’assist del compagno di reparto Dybala e dal limite lascia partire un sinistro fatato su cui Rafael può poco.
Benitez prova a rinfrescare le idee nell’intervallo, ma il Napoli che rientrerà nel secondo tempo sembrerà solo apparentemente diverso.
I numeri sono fatti per essere smentiti, e il Napoli non deve più pensare ad alcuna striscia positiva da portare avanti.
Di positivo, da Palermo, tornerà poco: la rete di Gabbiadini e la voglia dei subentrati di cambiare in corso di gara l’andamento del match.
L’errore di Rafael peserà come un macigno, il non-gioco del centrocampo farà parlare (in negativo) tutta la settimana.
TABELLINO
Palermo (4-3-2-1): Sorrentino; Rispoli, Andelkovic, Terzi, Lazaar; Bolzoni, Rigoni, Barreto (dal minuto 86 Jajalo); Quaison (dal minuto 69 Chochev), Vazquez (dal minuto 78 Belotti); Dybala.
A disposizione: Ujkani, Milanovic, Joao Silva, Emerson, Della Rocca, Ortiz, Daprelà, Morganella, Bentivegna. All.: Giuseppe Iachini.
Napoli (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Britos, Strinic; Jorginho, David Lòpez (dal minuto 69 Gargano); Callejon, Hamsik (dal minuto 54 Gabbiadini), De Guzman; Higuain (dal minuto 73 Duvàn).
A disposizione: Andujar, Colombo, Henrique, Koulibaly, Ghoulam, Inler. All.: Rafael Benitez.
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo
Marcatori: 13’ Lazaar, 36’ Vazquez, 66’ Rigoni, 82’ Gabbiadini
Ammoniti: Jorginho, Higuain, Rispoli, Rigoni, Bolzoni
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