Il presidente Aurelio De Laurentiis, in occasione di una manifestazione al ‘Circolo Canottieri’ di Napoli, ha rilasciato importantissime dichiarazioni sul movimento calcistico italiano e non solo: “Il nostro paese è maleducato e nessuno ne vuol prendere coscienza. E’ un paese dove è scomodo vivere, non riesce a sconfiggere la mafia e la camorra. Mi sono stancato. Quando ieri mi si è detto all’improvviso che non ci saranno i tifosi per Napoli-Inter mi è salita una mappata nello stomaco. Volevo parlare subito col prefetto di Napoli. Questa è un’infamia che si sta realizzando alle spalle dei napoletani, solo perché ci sono trenta cretini che hanno assaltato un commissariato. Chi sono questi 30 cretini? Diamogli una lezione. Non siamo stati capaci di governare Fiorentina-Napoli a Roma, né gli olandesi a Roma e ci siamo fatti distruggere la ‘barcaccia’. Lo sport è condivisione. Oggi ho parlato con il sindaco e gli ho proposto di andare da Alfano per far applicare la legge inglese, altrimenti io lo stadio non lo faccio. Deve mettere in atto la legge inglese, quella che ha ripulito il calcio. Non mi metto a costruire nuove strutture per farmele distruggere. Così non andremo da nessuna parte. Lo sport è educazione, è esempio, immagine. Se non diamo l’esempio massimno della correttezza abbiamo fallito tutti”.
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