Antonella Leardi continua la sua battaglia. Ecco le sue parole ai microfoni di ‘Tiki Taka’: “Quando è uscito il libro si è scatenato un putiferio, con insulti e tentativi di intimidirmi nella mia battaglia. Mi hanno insultata, mi hanno calunniata e ci sono stata molto male, ma non mi fermo qui, perché Ciro vive nei miei gesti, nelle mie azioni e in quelle dell’associazione. Ribadisco che tutti i proventi di questo libro saranno devoluti all’associazione, un’associazione che in questi mesi è andata in giro per le scuole, per le scuole calcio e in tanti altri posti a predicare la non violenza, per cercare di cambiare la mentalità delle persone, perché solo così la morte di mio figlio sarà servita a qualcosa”.
“Renzi mi ha deluso perché la sua figura si è vista poco. Ho sentito una sua dichiarazione dopo la morte di Ciro che prometteva un cambio di rotta immediato e che questi teppisti non avrebbero più predominato negli stadi, e invece sembra proprio che non sia cambiato nulla. Se li perdono? Io posso dirvi che prego per tutte queste persone ogni sera, come prego per me e per la mia famiglia“.
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