Emanuel Mammana, cola oro sulla bandiera albiceleste

Il sette giugno del 2014 l’Argentina affronta la Slovenia ed in campo c’è Javier Mascherano, l’intoccabile. L’uomo in più del Barcellona corre e gestisce il pallone come sempre fino al minuto settantasette. D’improvviso, infatti, dalla panchina viene annunciato il cambio: fuori El Jefecito, dentro uno sconosciuto: Emanuel Mammana, classe 1996. Si è mai veramente pronti a subentrare all’ingegnere tuttofare azulgrana? Probabilmente no. Quando a sei anni perdi tua madre ed a dodici ti strappano via anche il padre, non ti senti più in diritto di avere paura ed allora le gambe non ti tremano, anche se a stringerti la mano è quel Mascherano lì.

BIOGRAFIA – Mammana nasce a Buenos Aires, precisamente Merlo, il 10 febbraio del 1996 ma cresce letteralmente nel River Plate. A nove anni, infatti, entra a far parte del club, che ben presto diventerà anche la sua unica famiglia. A causa della precoce scomparsa di entrambi i genitori, il talentuoso calciatore viene accolto in casa Millionarios, nella quale gli offrono vitto, alloggio e la realizzazione di un sogno, proprio per tributarlo ad una madre ed un padre che lo guardano da qualche altezza. La prima grande chance per dimostrare le sue qualità la ottiene con indosso la maglia dell’Argentina: con l’Under-15 si classifica terzo al Campionato Sudamericano e nella stessa competizione con l’Under-17 viene eletto giocatore rivelazione del torneo. Il suo anno però è il 2014: il tecnico del River Plate, la bandiera Gallardo, lo manda in campo con i grandi della prima squadra ed aiuta alla vittoria del campionato. Prima ancora arriva la chance di cui sopra con la Nazionale maggiore, diventando l’unico ad esordire con la Seleccion prima di disputare gare ufficiali con la maglia della propria squadra di appartenenza. L’unico dopo il primo che, caso vuole, sia stato proprio quel Javier Mascherano. La vera passerella per Mammana è il Mondiale Sub-20: la sua Argentina torna a casa con la Coppa e lui con un telefono colmo di chiamate perse: l’Europa lo sta guardando.

CARATTERISTICHE – Con l’approdo di Mammana nel calcio professionale, il popolo albiceleste è sicuro di aver trovato il difensore di spessore di cui si ha bisogno a grandi livelli. Senza alcun dubbio si può asserire che il giocatore del River Plate sarà tra i migliori al mondo. Destro di piede, molto tecnico e ben formato fisicamente, Mammana è un difensore-leader. In tutte le divisioni in cui ha militato ha dimostrato di avere la stoffa del numero uno, grazie al suo carattere molto sicuro riesce a trasmettere ordine a tutto il reparto di sua competenza. Come calciatore è molto abile nella gestione dei tempi, nella lettura dell’azione e nella marcatura dell’avversario. Nei primi anni della sua carriera è stato impiegato anche nel ruolo di esterno di centrocampo, ragion per cui spesso lo si vede avanzare fino alla metà campo e disporsi come regista aggiunto. Non di rado tende a gettarsi nella mischia nel caso di calci piazzati o corner poiché nel gioco aereo si è spesso rivelato infallibile. Dal tecnico Gallardo viene impiegato sia come esterno destro di una difesa a quattro che come centrale al fianco di Pezzella.

NOTIZIE DAL FUTURO – Nonostante il legame affettivo di Mammana con il River Plate, le sue poliedriche qualità lo porteranno ben presto a valicare i confini nazionali ed approdare nel Vecchio Continente. Inter, Atlético Madrid, Tottenham, Valencia e Barcellona hanno già tentato un approccio con il club di Buenos Aires. La strada è ancora lunga, poiché strapparlo alla società argentina non sarà facile: bisognerà sborsare ed avere pazienza. Nel frattempo chiunque voglia, potrà mettersi in fila ed aspettare il proprio turno per farsi avanti.

di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUccello)