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di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
Secondo uno dei più grandi intellettuali dell’era moderna (Massimo Troisi ndr), gli acquisti che ognuno di noi compie sono il segno del momento che viviamo.
Questo, illustre artista, scrisse in una delle sue massime opere, dal titolo “Pensavo fosse amore, invece era un calesse”. “Come mai comprate casa? Che, avete problemi?”. Una battuta semplice per denunciare un mondo a nascondersi dietro quelle parole.
Seguendo il filo logico di questo particolare pensiero, anche per il Napoli, dev’essere lo stesso.
E allora, primo acquisto completato: Mirko Valdifiori, 29 anni da Lugo, provincia di Ravenna.
Nella sua vita Cesena, Pavia, Legnano. Poi l’Empoli e la svolta. Lo scorso anno il primo in A dopo la cavalcata coi toscani in B per la promozione.
Sarri lo mette al centro, è il cervello, ma anche il cuore e i muscoli del centrocampo.
Risulta tra i migliori del campionato appena concluso e firma per il Napoli. Ma non è finita qui.
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Perché se è vero che gli acquisti sono il segno del momento che viviamo, allora l’arrivo di Valdifiori in azzurro può essere letto sotto due diversi punti di vista.
Quello dei più ottimisti: finalmente, dopo anni, il Napoli dovrebbe – il condizionale nel calciomercato azzurro è d’obbligo – aver messo le mani su un vero regista di centrocampo. Uno che ha già esperienza e che dovrebbe, vista l’età , reggere la pressione anche passando dall’Empoli al Napoli, con tutta la differenza di piazza che ne compete.
Non ce ne vogliano i toscani, splendida e straordinaria realtĂ del nostro calcio, ma il primo fischio al San Paolo arriva molto prima del primo mugugno al Castellani.
L’innesto giusto, dunque, per dotare di ratio quel reparto, il centrocampo, che da anni ormai il Napoli si porta dietro come anello debole di una catena che risultati li ha pure raggiunti, ma sempre col massimo sforzo.
Quello dei più pessimisti: Valdifiori viene dalla sua prima stagione in A ed è all’alba dei 30 anni.
Empoli, poi, come si potrebbe paragonarla a Napoli? L’ha chiesto Sarri e ora se lo prende. E se non dovesse andare bene, tutti a prendersela con lui.
Si è passati, inoltre, da un binario all’altro; un cambio repentino nel giro di un solo anno. Da Mascherano e Fellaini a Valdifiori e Allan. I primi due non sono mai arrivati a Napoli, gli altri due hanno più chance, e infatti.
La verità , come quasi sempre, sta nel mezzo: inutile giudicare l’acquisto di un calciatore prima ancora di vederlo in campo.
Valdifiori, poi, è espressa richiesta di un tecnico che, per fare bene, ha bisogno del massimo sostegno della società .
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