Maestosa ed ospitale, la Val di Sole dà il benvenuto agli azzurri e alla sottoscritta.
Un panorama mozzafiato ed un paesino colorato d’azzurro rendono questo ritiro un momento magico.
Il bordo campo per osservare gli allenamenti è di sicuro il migliore di tutti.
Mister Sarri, un vero leader e se la prima impressione è quella che conta.
Voto con lode per l’energia e la grinta che si respira in campo.
Allenamenti mirati, sguardi rilassati e sorrisi.
Se a tutto questo si aggiunge un eco che risuona come musica, allora il primo passo è sicuramente in avanti.
“Bravi ragazzi. Bene, molto bene”, li esalta ad uno ad uno. Pacche sulla spalla e palla al centro.
Reina ritorna ed è osannato dai tifosi sugli spalti.
La rosa necessita di innesti ponderati, di partenze necessarie e di stimoli.
Di quegli incentivi che spostano le montagne e che creano aspettative degne di una squadra di campioni.
Il primo vero acquisto, in questa sessione di mercato, ce l’abbiamo in casa.
Hamsik ha il volto rilassato. Dopo due anni, all’ombra di se stesso, ha una nuova occasione da sfruttare per ricordare agli scettici il suo valore.
Centrocampista di spessore, messo a sedere una partita si e l’altra pure.
Ora ha un ruolo, una fascia che ne delinea l’importanza ed un progetto nuovo da abbracciare.
Il percorso è in salita, lavoro duro e di squadra con serenità ed il giusto equilibrio per non arrivare impreparati.
Ad agosto, con molte probabilità, non ci saranno amichevoli al San Paolo.
Il manto erboso è notevolmente danneggiato ed il 26 luglio sarà nuovamente calpestato.
Si vocifera un’amichevole a Nizza per il 2 agosto ed una trasferta in Sud Africa che non vedo di buon occhio.
Ma il 23 agosto è vicino, troppo vicino se si valutano le trattative che durano mesi per portare calciatori di spessore all’ombra del Vesuvio.
Ma il disfattismo collettivo è un cancro che non si riesce a debellare.
Si è contrari a prescindere, solo perché appoggiare le scelte societarie è controproducente.
Negativi contro giocatori appena arrivati, contro quelli che dovrebbero andar via ma che sono presenti al ritiro.
Negativi nei confronti del nuovo sponsor tecnico e tutti professori senza laurea, ovviamente.
Si tirano le somme in corso d’opera e si condanna quando si perdura nell’errore.
La strada è lunga, farla insieme una giusta motivazione per la squadra e verso noi stessi.
Da Dimaro, Mister Sarri e Co. ritorneranno il 29 luglio.
Abbiamo tempo, tanto tempo per ritornare ad essere allenatori e dirigenti sportivi.
Limitarsi ad essere sostenitori sarebbe la scelta ideale, se non addirittura l’unica da valutare.
di Anna Ciccarelli
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