a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
Napoli e i 7000, come quelli di una famosa canzone di Alex Britti che si presentò a Sanremo nel 2003 divertendo tutti e conquistando il secondo posto.
Quelli erano caffè, questi sono tifosi, quelli che saranno allo stadio domani sera per assistere alla gara contro la Samp formato goleada vista sette giorni fa a Marassi contro la matricola Carpi.
Non saranno proprio 7000, ma il numero fa un po’ paura; ci si aspettava l’abbraccio del San Paolo, quello caldo per riaccogliere il ‘nuovo’ corso azzurro con Sarri al timone e un po’ di volti nuovi, ma pare che le attese saranno deluse. La campagna abbonamenti del Napoli è partita tardi e male, e l’ultima domenica d’agosto tiene lontani i supporters partenopei dalla casa di Fuorigrotta, in attesa di nuovi e più brillanti stimoli.
Quelli, però, non mancheranno alla squadra: c’è l’esordio in casa e Sarri ci tiene tanto a mantenere solido il fortino del San Paolo. Sarà un nuovo e più impegnativo esordio, visto che dalle attese sembra già una gara da dentro o fuori.
E ancora, la vittoria sarà l’unico risultato per gli azzurri: dopo il passo falso alla prima stagionale a Reggio Emilia, invertire la rotta prima della sosta per le nazionali può e deve essere l’unica ricetta per ritrovare il sorriso.
Il banco di prova blucerchiato sarà il condimento finale; a Fuorigrotta arriva una Samp con gli occhi della tigre, una squadra completamente diversa rispetto ad un mese fa, quando veniva sbattuta fuori dall’Europa League e metteva in dubbio l’intero progetto affidato a Walter Zenga.
L’ex portiere interista ha dovuto accettare di buon grado il ritorno di Cassano, ma ha anche avuto la fortuna di incontrare una squadra, il Carpi, che non è sembrata pronta al ballo alla prima in A.
Risultato, 5 reti e poco impegno, con le punte di diamante Eder e Muriel che segnano due reti ciascuno e si ergono a possibili protagonisti della stagione italiana.
Chi non ha danzato all’esordio, però, è stato l’altro sudamericano dell’attacco, quel Gonzalo Higuain sostituito all’ora di gioco contro il Sassuolo e non ancora al massimo della forma.
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