Marco Bellinazzo, giornalista de ‘Il Sole 24 ore’, ai microfoni del portale ‘toniiavarone.it’, ha fornito un quadro generale della situazione economico-finanziaria della società Napoli. Questa è l’attuale situazione di bilancio degli azzurri: “Verrà approvato nelle prossime settimane, per cui parlare di cifre esatte in questo momento potrebbe indurci in errore. E’ chiaro che ci troviamo in una situazione in cui la società aveva accumulato circa 70 milioni tra utili e riserve dopo otto anni di bilanci chiusi in attivo. Dopo, però, il danno della doppia mancata qualificazione alla Champions, con il Bilbao prima, e con la Lazio poi, ha decisamente ridimensionato il progetto. Nelle casse del Napoli non sono entrati almeno 80 milioni sicuri, da qui la necessità di rivedere il progetto anche dal punto di vista tecnico con l’ingaggio di Sarri e alcuni giocatori giudicati importanti ma non di primissima fascia”.
BILANCIO IN PERDITA – Qualche giorno fa, il presidente De Laurentiis ha rivelato che quest’anno chiuderà il bilancio con venti milioni in perdita. Bellinazzo commenta così: “Su questo non c’è alcun dubbio. Al di la dell’ammontare, che io non posso smentire, perchè sicuramente il presidente avrà fatto i suoi conti, c’è da dire che sarà importante valutare il bilancio per analizzare il trend di crescita dei costi del lavoro, del monte ingaggi e degli ammortamenti. Bisogna sottolineare che il Napoli persegue una politica di ammortamenti molto particolare. Un problema che la società si porta dietro da un po’ è quello relativo proprio alla crescita dei ricavi che sono costituiti quasi esclusivamente dai diritti tv. Questa può essere considerata una pecca della gestione De Laurentiis. Mi riferisco allo stadio, con tutto ciò che comporta, mi riferisco al settore commerciale e agli investimenti infrastrutturali a partire dal centro sportivo che resta uno degli elementi essenziali per poter creare un vivaio che possa sia rappresentare un bacino da cui ripescare giocatori a bassi ingaggi, sia una fonte di giocatori da poter piazzare sul mercato con plusvalenze importanti”.
DIRITTI D’IMMAGINE – Si, loro. Quelli che hanno bloccato trattative già avviate e definite. Così cari a De Laurentiis, i diritti d’immagine sono ormai il simbolo della società azzurra: “Il principio non è sbagliato. Una società come il Napoli deve sfruttare tutte le possibili entrate, anche i diritti d’immagine. Quando compri questi diritti, però, devi garantire un ingaggio superiore ai calciatori. Bisogna capire se il gioco vale la candela. Cioè se il ritorno commerciale di questo sfruttamento dei diritti d’immagine è tale da ricoprire i costi. Il bilancio del 2014 vedeva una voce di soli 2 milioni associata ai ricavi per diritti d’immagine. Troppo poco. Vedremo nel prossimo bilancio del 2015 se ci sarà un incremento da questo punto di vista”.
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