“Non mi importa la classifica, questa non è una partita come le altre. Vale molto di più”. Così Maurizio Sarri in conferenza stampa alla vigilia del match. Domani al San Paolo arriva la Juventus di Allegri, reduce dal pareggio-beffa contro il Frosinone. E come se non bastasse, tanti gli infortunati. L’ultimo, in ordine di tempo, Lichtsteiner.
ALLENATORE. Risulterà una battuta scontata, ma veramente c’è poco da stare allegri. Inizio di campionato stentato e imprevedibile. Allegri dovrà trovare una soluzione il prima possibile per non perdere totalmente il treno che potrebbe portare al quinto scudetto di fila. Se l’anno scorso poteva contare su un gruppo già ben rodato grazie al precedente lavoro di Conte, ora ha per le mani una squadra del tutto rinnovata e, soprattutto, privata dei suoi uomini chiave. Insomma, è arrivato il momento di dimostrare che la Juventus è finalmente diventata la Juventus di Allegri.
ROSA.
Portieri:
Gianluigi BUFFON, Norbeto NETO, RUBINHO.
Difensori:
Giorgio CHIELLINI, Martin CACERES, Alex SANDRO, Andrea BARZAGLI, Leonardo BONUCCI, Daniele RUGANI, Stephan LICHTSTEINER, Patrice EVRA.
Centrocampisti:
Sami KHEDIRA, Claudio MARCHISIO, Paul POGBA, De Carvalho HERNANES, Mario LEMINA, Simone PADOIN, Kwadwo ASAMOAH, Stefano STURARO, Roberto PEREYRA.
Attaccanti:
Simone ZAZA, Alvaro MORATA, Juan CUADRADO, Mario MANDZUKIC, Paulo DYBALA.
COME GIOCA – 3-5-2
Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Cuadrado, Lemina, Hernanes, Pogba, Evra; Morata, Dybala.
Emergenza totale in casa Juventus: Khedira, Marchisio, Asamoah, Mandzukic e Lichtsteiner fermi ai box. Allegri, dunque, corre ai ripari con il caro, vecchio 3-5-2. Non è da escludere l’utilizzo del 4-3-3 con Padoin terzino destro. Le chiavi del centrocampo nei piedi di Hernanes, schierato in quel ruolo già nella vittoria di Manchester in Champions. Altra chance per Lemina. In avanti Allegri si affida all’estro di Morata e all’intraprendenza di Dybala. E’ una squadra in difficoltà, certo, ma è innegabile il valore assoluto dei singoli e del collettivo.
L’UOMO CHIAVE. Ha preso la numero 10 e si candida a trascinatore tecnico di questa Juventus. Paul Pogba è chiamato all’esame di maturità, ora che Vidal e Pirlo non ci sono più a guardagli le spalle. Anche per il francese non è stato un inizio pimpante, ma le qualità enormi non sono mai da sottovalutare. E inoltre non ci dimentichiamo dei gol segnati contro il Napoli: mai gol banali.
di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)
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