a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
Come le sliding doors del 1998, Sarri e Mihajlovic sono i protagonisti di un film diretto non da Peter Howitt, ma tutt’al più dai rispettivi presidenti De Laurentiis e Berlusconi.
Intrecciata la trama di questa estate: l’uno piaceva all’altra e viceversa. Il nome dell’allenatore serbo circolava intorno alla panchina di Benitez già da mesi, mentre i rossoneri vedevano in Sarri la seconda parte di Arrigo Sacchi, una riproposizione delle esperienze passate che avrebbe fatto piacere anche alla tifoseria.
E invece il blitz del Napoli con il tecnico toscano di nascita azzurra ha portato il buon Sinisa a doversi spogliare dell’abito nerazzurro che indossava per i trascorsi al fianco di Mancini per vestire i colori dell’altra parte della città: “Non sono milanista, ma voglio rendere felici i tifosi del Milan”.
APPAIATI IN CLASSIFICA – Sono passati mesi dal loro primo approccio con le rispettive squadre, eppure Napoli e Milan hanno ancora bisogno di lavoro e di trovare la propria strada.
Stessi punti in classifica, ma strade diverse, diversissime. Il Milan sembra un’altalena, un corpo non ancora definito che di conseguenza non riesce a trovare la strada migliore per il suo futuro. L’andamento in campionato è un po’ il succo del momento rossonero, che alterna vittorie convincenti a cadute inaspettate, passando per prestazioni come quella del derby: buon gioco ma senza il risultato.
Il percorso azzurro è invece passato da un inizio quasi disastroso, per poi risalire la china a cavallo tra Europa ed Italia; l’ultimo successo con la Juve in campionato può dare una sterzata alla stagione napoletana anche lontano dal San Paolo, in quelle trasferte che hanno finora fruttato soli 2 punti tra Empoli e Carpi.
LA PRIMA IN TRASFERTA – Scenderanno in campo le squadre migliori, in vista anche della successiva sosta delle nazionali. Sarri, che ha potuto far rifiatare qualcuno dei suoi in Europa League, si ritrova alla Scala del calcio con gli uomini quasi freschi e un Insigne addirittura già in gruppo dopo i problemi fisici di una settimana fa.
La difesa sembra registrata con il rientro di Albiol e Hysaj, il centrocampo ha bisogno delle geometrie di Jorginho ed Hamsik oltre alla spinta di Allan.
In attacco rientrerà dal primo minuto Gonzalo Higuain. E come non essere d’accordo? Il Pipita vive uno dei suoi migliori momenti da quando è in azzurro, con 6 reti in 8 gare ufficiali dall’inizio della stagione. Una partenza razzo che Sarri vuole sfruttare ancora.
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