a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
90 minuti per prendersi la partita. Anzi, di minuti ne sono bastati la metà, perché nei primi 45 di gioco il Napoli non è che abbia entusiasmato.
Brava la Fiorentina che arriva a Napoli con il titolo di capolista e che schiaccia gli azzurri nel primo quarto d’ora; Napoli disattento e forse impreparato ad una Fiorentina ben messa in campo da Sousa e che riesce a fare agilmente la partita.
L’equilibrio di riassetta dopo i primi 20 minuti, ma di occasioni clamorose non ce ne sono; Napoli e Fiorentina lottano, combattono e non concedono neanche un metro, ma di conclusioni nello specchio ne vediamo davvero poche.
Apre Blaszczykovski, ma Reina è praticamente perfetto nella respinta, poi Hamsik spara centrale e Tatarusanu fa il suo dovere.
PIPITA A CAVALLO – Higuain fa trasalire il San Paolo solo allo scadere di primo tempo: dopo una frazione difficile e sonnecchiante, l’argentino va di testa e quasi non segna l’1-0 in pieno recupero. Il duplice fischio puntuale subito dopo manda negli spogliatoi i ventidue in campo, ed è la svolta della gara azzurra.
Il Napoli impacciato ed impreciso visto nel primo tempo, lascia spazio alla riedizione degli azzurri visti a Milano: belli, spavaldi, cinici.
Ne sanno qualcosa Hamsik ed Insigne: lo slovacco disegna calcio quando regala un pallone d’oro al numero 24, il suo tiro a giro è ormai conosciuto da mezza Europa, ma provate a pararlo.
Il San Paolo esplode e il Napoli passa in vantaggio; per Insigne è il sesto gol in campionato, in rete da tre gare, ha ammazzato Juve, Milan e Fiorentina.
La spinta dei padroni di casa sembra mettere fuori casa i viola; più volte il Napoli ha il pallone giusto per il raddoppio, ma proprio in quel momento arriva la magia di Ilicic per Kalinic e il pari viola.
Il Napoli, però, ha ancora un Higuain su cui puntare. A tre minuti dal gol del pareggio, il Pipita decide di pareggiare i conti con Insigne nella classifica marcatori, si fa assistere da Mertens e segna il 2-1 decisivo da vero centravanti, uno di quelli che i tre punti te li regalano spesso.
GRANDE CON LE GRANDI – 9 punti nelle ultime tre partite e il Napoli vola. Juve e Fiorentina in casa, Milan annichilito al San Siro e per la squadra di Sarri la vetta è più vicina. Gli azzurri sono grandi contro le grandi, ma questa non è una novità. Peccato che da Sassuolo, Empoli e Carpi siano invece usciti solo 2 punticini.
Questa è l’inversione di marcia che Sarri deve cercare, un problema sia mentale che fisico; bisogna soffrire e portare a casa punti pesanti già dalla prossima gara di Verona, contro un Chievo che da Genova torna senza punti ma solo perché il calcio è un gioco strano che non segue regole.
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