a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
REINA 6,5 – Praticamente inoperoso nel primo tempo, le avanzate laziale nella seconda parte di gara lo preoccupano, ma non ha tanto lavoro da sbrigare.
MAGGIO 6,5 – Sostituisce Hysaj tornando a giocare in campionato, e si vedono subito tutte le differenze con l’ex Empoli. Molto più offensivo, l’esterno azzurro prova più di una volta ad essere sostegno per i suoi. In fase difensiva qualche buona chiusura, anche con l’aiuto dei compagni.
KOULIBALY 6,5 – Molto attivo per tutto il match, è l’elemento mobile della difesa e si nota subito. Chiude e imposta le ripartenze dei suoi, spesso improvvisandosi regista arretrato. Vergognosi i fischi al suo indirizzo caduti dalla curva.
ALBIOL 6,5 – Arriva dove Koulibaly proprio non riesce. Tante volte utilissimo in fase di copertura sull’ultimo uomo; nonostante l’età, l’esperienza lo aiuta ad essere sempre vigile.
STRINIC 6 – In campo quasi a sorpresa. Soffre la spinta di Candreva nel primo tempo, poi il bianco celeste esce e prova qualche sortita offensiva.
LOPEZ 6,5 – Aveva puntati addosso gli occhi di tutti i critici pronti ad additarlo, sostituisce Allan e gioca la sua sincera partita; si fa trovare dove deve e quando deve, non vuole strafare e tiene la posizione dando la sua mano. Prezioso.
JORGINHO 7 – Il primo gol è prodotto della sua invenzione, la fiducia cresce e crescono anche le sue giocate. Bravissimo a tenere le redini del reparto e a sopperire alla mancanza di Allan. Ma soprattutto a giocare ad alti livelli con Conte in tribuna.
HAMSIK 6 – Nessun acuto, ma tanta buona sostanza in favore dei suoi. (Dall’88° Chalobah sv)
INSIGNE 6,5 – Buona partita davanti agli occhi del CT della nazionale. Non segna, ma scambia bene più volte in attacco tenendo viva la fase offensiva dei suoi. L’assist al bacio per Callejòn è da mettere in bacheca. (Dal 65° Mertens 5,5 – Non riesce a prendere in mano il match come fa di solito, anche perché il Napoli è in fase calante quando entra in campo)
CALLEJON 7,5 – Quarto gol nelle ultime quattro partite, stavolta segna come piace a lui: parte in sordina è nascosto a tutti per poi colpire al cuore Marchetti e tutta la Lazio che spera nel fuorigioco. Non solo gioca come sempre, ora che è tornato a segnare diventa davvero indispensabile.
HIGUAIN 7 – Di destro, di sinistro, di testa, ora pure di petto. Sfidate Gonzalo Higuain a segnare e lui lo farà con ogni parte lecita del corpo. Sarri e Napoli tutta ringraziano, ancora una volta biancocelesti vittime dei suoi gol. (Dal 71° Gabbiadini 6 – Qualche buon taglio, ma mai assistito)
SARRI 7 – Sette vittorie di fila a Napoli si erano viste solo nel 1987-88. Quello era il Napoli di Diego, questo di Gonzalo e José. Fattori latini, caldi come questo Napoli che non vuole saperne di lasciare il passo alla Juventus.
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