In una lunga intervista al Corriere della Sera, José Altafini, storico ex di Napoli e Juventus, è tornato ancora una volta a parlare del suo rapporto complicato con la piazza azzurra, data la scelta di lasciare Napoli per Torino. Ancora oggi non sembra abbandonarlo il fantasma di quei cori e quelle scritte. Da quel gol al Napoli è divenuto ‘Core ‘ngrato’: “Cosa dovevo fare? Buttarla fuori di proposito? E’ una questione che mi fa scaldare, perché quelle scritte mi hanno rovinato la vita. Ancora oggi mi perseguitano e non è giusto. Quel giorno ho fatto il mio dovere, non come quelli che oggi segnano alla vecchia squadra e si fingono tristi. E’ una schifezza. Io ho sofferto e ancora ci soffro, ma con le etichette ci ho convissuto per una carriera intera. Mi hanno dato del coniglio. A me che ho segnato 216 reti senza aver mai indossato una volta i parastinchi”.
L.I.
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