L’ennesimo bivio, stavolta di colore rossoblu. Napoli-Genoa è già dietro l’angolo e per gli azzurri sarà una partita importante, in cui già si saprà il risultato del derby di Torino tra i granata e la Juventus, coi bianconeri che anticipano di tre punti proprio la squadra di Maurizio Sarri.
Il tecnico napoletano ha presentato oggi a Castel Volturno la partita di domani contro l’undici di Gasperini: “Non sarà facile, perché possono trascinarci in un tipo di partita che a noi può dare fastidio”.
TRA GENOA E JUVE – Ma quanto il Napoli sarà interessato dalla gara delle tre tra Torino e Juve? “A noi interessa poco, dobbiamo pensare a ciò che possiamo fare noi. E a fare bene in queste partite. Dalla Juve non ci aspettiamo niente e non ci interessa di come siano usciti dalla Champions”.
Ad interessare, però, un Genoa che pare nuovamente in condizione. “Sono una squadra ostica, le squadre di Gasperini quando sono fresche fisicamente possono dare fastidio a chiunque. Li ho visti nell’ultima gara, mi hanno impressionato; vengono da tre vittorie nelle ultime quattro, dobbiamo stare attenti. Cercheranno di batterci nell’uso contro uno, dobbiamo provare ad evitarlo”.
IL SOGNO DI MAREK – In settimana era stato il capitano azzurro Marek a parlare ai tifosi, certificando la volontà del Napoli di inseguire il sogno scudetto. “Marek deve sognare” – continua Sarri – “perchè solo sognando possiamo continuare a seguire i nostri obiettivi. Chi sogna può dare il 101% e può fare la differenza”.
CHIAMATA NAZIONALE – Dopo la gara col Genoa arriveranno anche le convocazioni di Antonio Conte per le amichevoli in vista dei prossimi Europei di Francia. In odor di convocazione, anche Insigne e Jorginho, e per l’italo-brasiliano sarebbe la prima volta. “Sono contentissimo di quanto stanno facendo con noi, poi se il CT li chiama o meno non mi interessa. La convocazione di Jorginho non sarebbe una mia vittoria, ma una vittoria del ragazzo; sta facendo benissimo in un ruolo che a lui piace. Anche se fisicamente non svetta, è sempre tra i migliori”.
A tenere banco anche le voci sul suo futuro: “Il mio futuro sono le nove partite che restano in questa stagione. Sono un uomo che viene da lontano, dalla C, non mi piace pensare ai prossimi anni, guardo a questo finale di campionato che mi piace tanto”.
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