In questi giorni di sosta gli esperti di calciomercato hanno iniziato a scaldarsi e prepararsi al meglio in vista della sessione estiva proponendo trattative che superano ogni più fervida immaginazione. L’ipotesi paranormale più eclatante è l’eventuale ingaggio da parte del Napoli di Zlatan Ibrahimovic, attaccante 35 enne del Paris Saint Germain in scadenza di contratto, per “soli” dieci milioni a stagione. Nella trattativa appena enunciata ci sono almento tre elementi che spingono il lettore, conoscendo i parametri di Aurelio De Laurentiis e della società azzurra, a comprendere quanto sia inverosimile un affare del genere.
Acquistare un 35 enne non porterebbe ad eventuali plusvalenze, considerando che quello con il Napoli dovrebbe essere l’ultimo contratto firmato dal calciatore svedese; dieci milioni a stagione per un attaccante superano ogni limite di budget delle casse azzurre, parametro che ha permesso al Napoli di avere i conti in ordine e crescere di anno in anno, anche se troppo lentamente; infine l’eventuale acquisto di un parametro zero avrebbe del clamoroso considerando che la società ha puntato a giocatori svincolati solo in caso di assoluta emergenza (Doblas o Reveillere nel recente passato chiamati a colmare una lacuna nel corso della stagione).
E poi c’è un altro elemento che respinge l’ipotesi Zlatan Ibrahimovic. Perché acquistare un giocatore accentratore del gioco e con forte personalità quando in campo c’è già il miglior Gonzalo Higuain mai visto in tutta la carriera? 29 gol in 30 partite, record su record infranti e la splendida sensazione che il Pipita abbia trovato la giusta serenità a Napoli e con Maurizio Sarri, unico allenatore a spronare nel modo giusto l’attaccante argentino. La soluzione è chiara a tutti: dimentichiamo l’utopia Ibrahimovic, teniamoci stretto il Pipita (si parla anche di un ricco rinnovo alle porte per respingere gli assalti del Bayern Monaco) e continuiamo a sognare grazie alle sue prestazioni da assoluto fuoriclasse mondiale.
