Paolo Cannavaro, al di là della squadra nella quale gioca, resta legato al Napoli, di cui è stato capitano. Ha sempre dichiarato che, seppur suo fratello Fabio sia stato più vincente, lui ha avuto la chance di poter alzare un trofeo con gli azzurri, da capitano. Lancia ancora messaggi ai partenopei, come nell’intervista rilasciata a ‘Il Mattino’: “Il gioco della Juventus non mi ha entusiasmato. In Italia però ciò che conta è la compattezza difensiva, oltre alla testa. Delusione? Tanta, da tifoso. Ciò che rimprovero al mio Napoli è di non essere andato a Torino per far male alla Juventus. Quella sera i bianconeri avevano il terrore del Napoli. Gli azzurri non ne hanno approfittato. Juventus-Napoli è stata decisiva”.
SOGNO – “A Napoli ci credevano tantissimo. Ad ogni modo, a Udine, Gonzalo de mantenere di più la calma. Ha esagerato. E’ scattato, capendo che con quella sconfitta, il Napoli perdeva lo scudetto. Un vero leader, se provocato, non deve mai reagire così”.
AIUTI – “Mi rifiuto di credere che un arbitro, prima di una gara, pensi di favorire la Juventus. Al termine di una stagione gli errori si bilanciano. E’ avvenuto così anche quest’anno”.
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