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La telenovela Stadio San Paolo vive una nuova puntata

San Paolo (© GettyImages)

Ci ritroviamo ancora una volta a parlare dello stadio San Paolo e dei lavori urgenti fondamentali per permettere all’impianto di Fuorigrotta di avere una parvenza di vivibilità. Altro botta e risposta, ennesima puntata di una tra le telenovelas più lunghe della storia dopo Beautiful e forse la questione Bagnoli. Questa volta è bastato l’acquazzone di lunedì ed un summit capitato al posto giusto e nel momento giusto per riaprire l’annosa questione che vede da una parte il Comune e dall’altra la società azzurra capitanata da Aurelio De Laurentiis. Il presidente ed alcuni esponenti di Palazzo San Giacomo si sono incontrati prima di Napoli-Atalanta per fare il punto della situazione proprio mentre alcuni colleghi giornalisti riprendevano le condizioni disastrate della Tribuna Stampa, praticamente inagibile a causa della pioggia. Cerchiamo di fare un piccolo riassunto di quanto successo, precisando fin dall’inizio che siamo ancora molto lontani dal finale tanto atteso.

SAN PAOLO, L’UTOPIA DI DE LAURENTIIS

A quanto pare però l’incontro non ha sortito l’effetto sperato, a meno secondo Aurelio De Laurentiis che ieri durante il suo intervento a Radio Kiss Kiss ha sentenziato “Prima di ottobre non inizieranno i lavori”. Non un vero attacco al sindaco De Magistris ma quasi una resa alla burocrazia che impedisce di accelerare i tempi “Al sindaco ho chiesto di fare delle cose, io sono rapido, innovativo, ma credo che dovremo vergognarci quando Rummenigge verrà da noi. Ieri con i tecnici abbiamo visto dove poter intervenire subito per averlo in condizioni accettabili. Renzi però per queste situazioni dovrebbe scegliere 3 manager per le principali città, non contestando il sindaco, ma dandogli i poteri di operare al di là dei vari vincoli. Bisogna recuperare il tempo perduto, ma al di là dei partiti e dei nomi, nessuno potrà fare nulla per le città”.  Rivoluzione, stravolgimento totale del concetto di sindaco e l’inserimento di una figura manageriale che possa occuparsi di concretizzare i progetti come il San Paolo “senza rallentamenti né della burocrazia, di qualche Procura o Sovrintendenza”, questa la presa di posizione utopistica del Presidente che nasconde l’impossibilità di poter prendere in mano il controllo della situazione.

STADIO SAN PAOLO, LAVORI PREVISTI PER SETTEMBRE-OTTOBRE

A confermare, da un certo punto di vista, le parole di Aurelio De Laurentiis ci ha pensato l’assessore allo sport Ciro Borriello che ha ribadito come gli interventi più importanti potrebbero partire solo a settembre-ottobre “Una prima parte dei fondi è stata stanziata per piccole manutenzioni delle ringhiere, dell’impianto elettrico, delle cabine elettriche. L’appalto per la manutenzione è di 25.000 euro, ma c’è da rispettare  la tempistica della burocrazia. Attraverso la Napoli Servizi abbiamo cercato di ridurre i tempi. Venerdì abbiamo convocato la Giunta, e se riusciremo, porteremo anche la delibera. Poi,  invieremo il documento al Credito Sportivo che, attraverso una commissione ed il Coni, valuterà la concessione di credito che sarà di 25 milioni di euro. Poi partirà l’indizione della gara. Dovendo quantificare la tempistica, i lavori non partiranno prima settembre-ottobre. La Uefa rispetterà questi tempi perchè c’è un progetto concreto. L’investimento più importante riguarderà la verifica della struttura che sorregge la copertura dello stadio”. Documenti su documenti, la lunga mano della burocrazia pronta a frenare ogni tipo di progetto e la sensazione che solo la campagna elettorale e le prossime elezioni abbiano accelerato leggermente una questione che continua ad essere trattata con leggerezza, svicolando ogni possibilità di centrare il nocciolo della questione.

STADIO SAN PAOLO FERMO, INTANTO ALTROVE…

Nel frattempo il San Paolo continua a mostrare le sue lacune e basta una serata piovosa per rendere inospitale l’impianto. Il Comune e la Società continuano a rinviare, intanto da più parti la questione stadio non appare così tanto complicata. Udine ha completato il suo impianto permettendo alla squadra di continuare a giocare nonostante i lavori, il Frosinone con un piede in B ha pensato bene di aprire un nuovo centro sportivo e rendere lo Stirpe un impianto idoneo ad una squadra che vuole vivere ancora una volta la massima serie. A Napoli intanto si attende l’ennesima puntata, nella speranza che prima o poi venga girato il tanto atteso finale con un colpo di scena tale da lasciare a bocca aperta tutti i tifosi.

Claudio Cafarelli

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