E’ innegabile l’importanza di Gonzalo Higuain in questo Napoli, avendo fatto senza dubbio la differenza in un’annata che doveva essere di transizione e si è dimostrata quasi di trionfo. Il gioco di Sarri è stato appreso rapidamente dalla squadra, che ne ha tratto enorme beneficio. L’edizione odierna de ‘La Gazzetta dello Sport’ però sottolinea come sia davvero inutile lanciare elogi al collettivo, dal momento che questa stagione ha una sola certezza, si legge, ovvero che senza il Pipita il Napoli non sarebbe tanto in alto: “Ad attendere la conferma dell’aritmetica per sentirsi forte di un secondo posto che accontenta soltanto a metà”.
Una teoria che, numeri alla mano, non fa una piega. Senza le sue reti il Napoli non sarebbe lì in alto e risulta difficile pensare che, scegliendo altro sul mercato, il risultato sarebbe rimasto identico in termini realizzativi. Risulta però ingiusto escludere il gruppo dalla categoria meriti. L’apporto di Sarri è stato fondamentale per far rendere in tal modo l’argentino, così come tutto il gruppo, rivitalizzando giocatori che sembravano destinati al mercato in uscita. Sottolineare l’ovvio non vuol sempre dire la verità.
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