Il calciomercato che alimenta speranze e sogni dei tifosi (ma che dalla parte dei diretti interessati è tutt’altro che arcobaleni ed unicorni) non è ancora iniziato che già si leggono le prime sentenze. Negli ultimi giorni non c’è grande entusiasmo attorno al Napoli, principalmente a causa dei numerosi rifiuti incassati da alcuni giocatori oggetto delle trattative del direttore sportivo, Cristiano Giuntoli. La beffa viene dal fatto che la società azzurra in quasi tutti i casi si sarebbe ritrovata a buon punto nell’affare o addirittura sul punto di ufficializzare il tutto (Zielinski con l’Udinese).
E nel caso di soggetti più melodrammatici si rasenta lo scoramento a vedere cosa sta facendo la Juventus, che nel frattempo ha messo nero su bianco con Daniel Alves dal Barcellona e Miralem Pjanic dalla Roma, assicurandosi due rinforzi di grandissimo spessore. E’ vero che la dirigenza del club campione d’Italia è tale anche per quanto riguarda la tempistica, non è infatti la prima volta che la Juve contrattualizza dei top players a parametro zero o spendendo poco (Pjanic in relazione al valore tecnico attuale sarebbe potuto costare anche di più senza clausola di rescissione), ma è altrettanto vero che questi calciatori “succhiano” soldi dal punto di vista dell’ingaggio, assicurato nel caso della società bianconera da un fatturato che in Italia dietro di se lascia il vuoto. E checché se ne dica, questo è uno dei primissimi aspetti a fare la differenza. Chi ha tanti soldi e sa spenderli pare destinato a vincere di conseguenza.
Il Napoli molto probabilmente non dispone del capitale della Juventus, ma in quanto ad investimento non è molto distante, e la scorsa stagione lo insegna. Eccezion fatta per il solo Mirko Valdifiori, tutti gli altri innesti azzurri si sono rivelati utilissimi e hanno visto aumentare fino anche a raddoppiare il proprio valore originario. In più vanno considerati alcuni aspetti: l’undici base orchestrato da Sarri è fortissimo o comunque molto competitivo in praticamente tutti i ruoli e chiunque dovesse arrivare non potrà sentirsi sicuro di essere titolare. Un altro esempio è la posizione di Dries Mertens in rosa: il belga, al quale magari si può imputare di difettare un pò troppo in continuità, non è titolare nonostante dei mezzi tecnici straordinari che ne fanno un uomo corteggiato da altre società come l’Inter, nella cui rosa sarebbe un elemento che nessuno metterebbe in discussione, e lo stesso vale per Gabbiadini.
E poi, oltre alla Juventus soltanto il Napoli sta facendo mercato attivamente, avendo già annunciato un rinforzo (Tonelli dall’Empoli) e trovandosi ad un ottimo punto per l’esperto e forte Hector Herrera del Porto, mentre la Roma e le milanesi brancoleranno ancora per un pò di tempo al buio. Le voci di trattative per giocatori quali Tolisso, Fabinho e Lapadula sono più che concrete e per l’organico azzurro si tratterebbe di innesti mirati ed ideali, il cui compito nell’immediato sarebbe quello di rafforzare lo spessore tecnico della panchina. Prendendo Herrera il Napoli diventerebbe già più forte rispetto all’ultima stagione e potrebbe contare su una pedina che per la Champions League sarebbe ottimale. I rifiuti al Napoli nascono anche da questi fattori, con Higuain, Hysay e Hamsik che probabilmente rappresentano concorrenti troppo forti per gente come Lapadula, Vrsaljko, Klaassen e Zielinski. Insomma, il Napoli sa chi prendere e quando, ce l’ha dimostrato un anno fa.
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