Non è mai facile eppure questa volta è ancora più difficile. Anni fa si commentava spesso il rifiuto che veniva apportato dai calciatori a vestire la maglia del Napoli a causa di alcune problematiche che aveva la città, in particolar modo quelle relative allo smaltimento dei rifiuti. Il tempo è passato, Napoli è cresciuta nel mondo ed in Italia ed ora è matura sotto ogni profilo per accogliere lo straniero entrante. Eppure, è una frase nota, spogliarsi da un pregiudizio è un’impresa titanica soprattutto in un momento nel quale ogni giocatore sente di meritare la maglia da titolare e non ha intenzione di accettare un posto in squadra qualora ciò non gli sia garantito. Questi due fattori spiegano i rifiuti che si sono succeduti già in questa finestra di mercato da Zielinski a Lapadula. Certo, è dura scalfire le idee di Sarri considerata l’opera dei titolari di quest’anno, ma un bagno di semplicità fa bene a tutti.
Un consiglio spassionato, nulla più…
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