Alla ricerca di un bomber, capitolo tre. Uno dei nomi più chiacchierati in città negli ultimi giorni è senza dubbio quello di Maurito – all’anagrafe Mauro – Icardi, talento cristallino argentino che la testa a posto ancora non l’ha messa, vista la sua discontinuità almeno in campo. Fuori, invece, sembrerebbe di sì, tutto merito di quella Wanda che, compagna e agente, ne muove i fili dentro e fuori dal rettangolo di gioco, capace di renderlo nei giochi di mercato uno dei più appetitosi bocconcini di questa estate.
Da quando Higuain è volato a Torino, i tifosi del Napoli sembrano avere una sola alternativa per non rimpiangere il Pipita ed alleviare le sofferte pene d’amore, e quella alternativa risponde proprio al numero 9 dell’Inter, capitano oltretutto dei nerazzurri, capocannoniere (in compartecipazione) del torneo italiano proprio l’anno prima di Higuain.
Di opzione, in realtà, ce ne sarebbe pure un’altra, ma quello di Cavani è un nome pronunciato a mezza bocca perché in città c’è ancora chi non ha scordato il siparietto tra il gossip e il calcio di tre anni fa. E allora spazio quasi al completo per Icardi, giovane più di tutti, promettente più di tutti, affare complicato più di tutti. Perchè? Perché di mezzo c’è da un lato una squadra che ha assolutamente bisogno di comprare per non demolire il morale dei suoi tifosi, dall’altro una società senza una effettiva proprietà ed un allenatore che non sa quale sia il suo futuro.
Probabilmente no, perché c’è da fare ancora i conti con un mercato che non promuove a pieno la società di De Laurentiis. Il Napoli, in realtà, il colpo in avanti l’avrebbe pure fatto: si tratta di Arkadiusz Milik, giovane polacco di belle speranze forgiato dall’officina dell’Ajax. Un nome da leggenda cresciuto nella squadra del prode Aiace; tutto bene, almeno sulla carta. Ma i 30 e passa milioni spesi per lui è un Gabbiadini che deve (ora o mai più) mostrare le sue vere qualità in azzurro non sembrano convincere una tifoseria alla ricerca del nome e non del risultato.
Eppure, i tifosi azzurri più di tutti dovrebbero sapere che per vincere in Italia non basta avere in rosa il cannoniere più forte del torneo, visto che negli ultimi sei campionati, tra Cavani ed Higuain, il Napoli ha sempre avuto in casa un re dei bomber ma è sempre finito a distanza più o meno siderale dal primo posto.
a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
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